UNA VERA DIVA - 250 GTO, 275 GTB, Testarossa… e la lista delle supercar di Maranello più belle di sempre potrebbe allungarsi a dismisura. Non meno estesa è quella che racconta delle rosse più innovative, tra le quali brilla di una luce particolare la neo cinquantenne Ferrari 365 GT/4 BB, berlinetta da sogno capace d’imprimere una svolta decisiva nella storia del cavallino rampante. Ma perché la “BB”, acronimo che si presta a varie interpretazioni - tra cui persino le iniziali della diva francese del cinema Brigitte Bardot -, ma universalmente tradotto con “Berlinetta Boxer”, è una Ferrari che merita di essere ricordata?
LA PRIMA FERRARI COL V12 DIETRO IL PILOTA - Innanzitutto, alla Ferrari 365 GT/4 BB spetta un primato non da poco: nel 1973 è stata il primo modello stradale della casa di Maranello mosso da un motore a dodici cilindri montato tra l’abitacolo e le ruote posteriori, “contravvenendo” quindi al celebre adagio “mai mettere il carro davanti ai buoi” di Enzo Ferrari. Che, nonostante i successi ottenuti dalle sue vetture da corsa a motore centrale sin dall’alba degli anni ’60, impiegò alcuni anni prima di convincersi del tutto ad adottare quella soluzione così di rottura nella produzione di serie.
È UNICA E LA RICONOSCI COSÌ - A inaugurare la fortunata saga delle Berlinetta Boxer, prodotte in tre serie e oltre 2.000 esemplari tra il 1973 e la metà degli anni ’80, è la Ferrari 365 GT/4 BB. La linea bassa e filante, nata sui tavoli da disegno della Pininfarina, ha fatto letteralmente scuola, ispirando le successive generazioni di supercar a motore centrale del cavallino rampante. Segni particolari? Paraurti e parte bassa della carrozzeria verniciate in nero opaco, doppi fari anteriori a palpebra con un’originale copertura di plastica bianca che nasconde le luci di posizione e le frecce, sei fanalini posteriori di forma circolare e - caratteristica unica, per una Ferrari - sei tubi di scarico sdoppiati in due coppie di tre.
UN BOXER CHE… NON È UN BOXER - Un particolare bizzarro rispetto al motore della Ferrari 365 GT/4 BB che non tutti conoscono è che, a rigore, non si tratta di un vero boxer, bensì di un V12 con un angolo di 180º tra le bancate, schema ereditato dai dodici cilindri delle monoposto di Formula 1 con cui Niki Lauda e Jody Sheckter conquistarono il titolo mondiale nel 1975, 1977 e 1979. Forte di 380 CV e alimentato da una batteria di quattro carburatori, il motore 4.4 della BB (365 è la cilindrata unitaria in centimetri cubici) le regala prestazioni che erano eccezionali per l’epoca e restano notevolissime anche oggi, con un tempo di 5,4 secondi per “bruciare” lo “0-100” e una velocità massima di oltre 300 km/h.
EVOLUZIONE DELLA SPECIE - La stirpe delle Berlinetta Boxer prosegue nel 1976 con la Ferrari 512 BB, il cui motore, portato a 4,9 litri di cilindrata ma depotenziato di 20 CV, fornisce un’erogazione più corposa ai bassi regimi ma meno brutale vicino alla zona rossa del contagiri. Il risultato è una macchina un po’ meno veloce (295 contro 302 km/h) ma più semplice da guidare per i piloti meno esperti. Le modifiche estetiche, invece, si limitano a pochi dettagli, tra cui l’aggiunta di un piccolo spoiler posteriore, l’eliminazione di due fari nella coda e di due tubi di scarico e l’adozione di una presa Naca nella parte bassa della fiancata per far “respirare” meglio il V12.
STANGATA “GREEN” - Già sul finire del 1980 una stretta sulle norme antinquinamento americane aveva costretto la Ferrari a ridurre di altri 20 CV la potenza del motore della 512 BB. Nel 1981 le leggi si fanno ancora più severe, e la casa di Maranello si vede obbligata ad abbandonare i carburatori in favore di un più moderno ed efficiente impianto di iniezione elettronica: nasce così la Ferrari 512 BBi, il cui V12 “piatto”, pur mantenendo invariata la potenza di 340 CV dell’ultima versione alimentata a carburatori, diventa ancora meno rude nell’erogazione. La velocità di punta scende a 283 km/h (addirittura 20 in meno rispetto alla 365 GT/4 BB), ma la spinta del motore ai bassi è un po’ più energica grazie al raggiungimento della coppia massima (che resta di 451 Nm) a un regime leggermente inferiore.
UN LIBRO DA COLLEZIONE PER SAPERNE DI PIÙ - Nell’anno del primo mezzo secolo di storia della Ferrari 365 GT/4 BB, in libreria arriva una bella monografia dedicata ai tre favolosi modelli della famiglia Berlinetta Boxer. Scritto dal giornalista ed esperto di auto d’epoca Daniele Buzzonetti per Artioli Editore, il volume di 256 pagine, elegantemente rifinito, è ricco di immagini esclusive in bianco e nero, aneddoti e curiosità. Prezzo 185 euro online sul sito artioli.it.