LUOGHI ICONICI - “Una spinta vera fin da 1.500 giri. I vantaggi del motore turbo, senza il tipico ritardo nell’erogazione”: sono le parole di Raffaele De Simone, responsabile dei collaudatori di sviluppo della Ferrari, a proposito delle doti di ripresa del V8 Turbo da 560 CV della
Ferrari California T. La coupé di Maranello, che in soli 14 secondi si trasforma in una raffinata spider, è protagonista assoluta di un video girato sulle strade del Principato di Monaco. De Simone, naturalmente di parte per via del suo ruolo, ne esalta le caratteristiche affrontando prima il celebre Col de Turini, poi i punti più famosi del GP di Formula 1 come il Tunnel e la curva del Grand Hotel (ex Loews). Ai più attenti non sfuggirà, nel
video qui sotto, un particolare: come spesso accade nel caso dei professionisti del volante, durante la guida impegnata il collaudatore delle Ferrari frena con il piede sinistro.
UNA STRADA OBBLIGATA - La Ferrari California T ha sancito il ritorno della casa di Maranello alla sovralimentazione, un passo inevitabile per ottemperare alla future normative sulle emissioni inquinanti. Il 4.3 V8 aspirato ha lasciato posto ad un V8 da 3.855 cm3 che sviluppa 560 CV e 755 Nm di coppia per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi e una velocità massima di 316 km/h. Il tutto a fronte di consumi tagliati in media del 15% rispetto alla precedente California aspirata. Il turbo-lag, il ritardo nella risposta a bassi regimi, viene praticamente annullato grazie soprattutto all’albero piatto (di derivazione F1) e alle turbine Twin Scroll. La spinta crescente è garantita dal cosiddetto “Variable Boost Management” che eroga la coppia in funzione della marcia.