MEGLIO IN CONCESSIONARIA CHE IN PISTA - In Formula 1 arranca, tra alti e bassi, ormai da diversi anni. In concessionaria, invece, le vendite vanno a gonfie vele. La Ferrari, impegnata a fare i conti con una crisi di risultati in pista che non accenna a risolversi, si gode un secondo trimestre da record, rivedendo al rialzo le attese sui ricavi annuali per il 2022. Gli ultimi dati trimestrali sull’andamento dell’attività industriale del cavallino rampante confermano una forte crescita, con un utile netto di 251 milioni di euro, il 22% in più rispetto allo stesso periodo del 2021 (490 milioni nel primo semestre, +19% su base annua). Risultati che coronano un semestre d’oro, in cui la casa di Maranello è riuscita ad aumentare i ricavi del 21% rispetto ai stimi sei mesi dello scorso anno, portandoli a 2,47 miliardi di euro.
UNA SCORPACCIATA DI SEGNI “PIÙ” - Che per la Ferrari, sul piano finanziario, sia un momento da incorniciare, è evidente anche dagli altri indicatori di rendimento: nei primi sei mesi del 2022 il margine operativo lordo - che restituisce una misura della redditività industriale, e quindi la capacità dell’azienda di produrre ricchezza - è aumentato del 14%; sono cresciuti anche l’utile netto (19%) e le consegne di automobili, pari, nel secondo trimestre, a 3.455 unità, 770 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+28,7%). A trainare le vendite sono state la Portofino M e i modelli della famiglia F8; in crescita anche le consegne della 812 Competizione. Le vetture con il motore a combustione interna hanno rappresentato l’83% delle vendite, mentre il restante 17% è suddiviso tra i tre modelli ibridi.
STIME 2022 RIVISTE AL RIALZO - Nel corso del secondo trimestre tutte le aree geografiche in cui è presente la Ferrari hanno fornito un contributo positivo ai risultati finanziari. Nella regione EMEA si è registrato un incremento del 4,5%, mentre nelle Americhe addirittura del 62,2%. Eccezionali le performance in Cina, Hong Kong e Taiwan, che evidenziano una crescita del +115,7%, in linea con una domanda in netta ascesa. Alla luce di questi risultati e con la prospettiva di continuare ad arricchire la gamma con nuovi modelli (in rampa di lancio ci sono la suv Purosangue e l’hypercar Daytona SP3), la casa di Maranello ha rivisto le attese sui risultati dell’anno in corso, portando la stima sui ricavi annuali da 4,8 a 4,9 miliardi di euro e quella sul margine operativo lordo annuale da 1,65-1,70 a 1,70-1,73 miliardi di euro.