ESORDIO PROMETTENTE - È un esordio da incorniciare, e che fan ben sperare per il prosieguo della stagione, quello nel WEC 2023 della Ferrari. Il team del Cavallino Rampante, al debutto nella categoria Hypercar e di ritorno nella classe regina dell’endurance dopo cinquant’anni, è salito sul terzo gradino del podio nella 1000 Miglia di Sebring con l’equipaggio Fuoco-Molina-Nielsen, terzo dietro la Toyota GR010 dei campioni del mondo in carica Sebastian Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa e quella dei vincitori Mike Conway, Kamui Kobayashi e José Maria Lopez.
TOYOTA IMPRENDIBILI - La Ferrari a Sebring è scattata dalla prima fila, grazie alla pole conquistata dal pilota cosentino Antonio Fuoco, il più veloce di tutti, nell’ultimo round delle qualifiche, con un tempo di 1:45:0.67. La rossa numero 50 è rimasta al comando fino a quando, in seguito a un incidente occorso a un’altra Ferrari, la 488 GTE di Luis Perez Companc, è scesa in pista la safety car. Il muretto di Maranello ha deciso di far rientrare ai box entrambe le hypercar, cercando di cogliere di sorpresa lo squadrone Toyota. Da quel momento, però, le GR010 hanno messo il turbo, iniziando una marcia trionfale che si è conclusa con una comoda doppietta.
QUINDICESIMA L’ALTRA ROSSA - Per il terzo gradino del podio si è disputata un’altra gara, che all’inizio ha visto una serrata bagarre tra le due Ferrari 499P e le Porsche. Il passo della Ferrari, le cui vetture si sono rivelate davvero molto veloci sul giro secco, ha permesso di tenere a distanza i bolidi della casa tedesca, ma non è riuscito ad arginare la travolgente rimonta della Cadillac di Earl Bamber, Richard Westbrook e Alex Lynn, che nell’ultima ora di gara si è avvicinata pericolosamente alla rossa numero 50. Fuoco, Molina e Nielsen, tuttavia, sono riusciti a difendere con tenacia e sagnue freddo il terzo posto finale. Decisamente più sfortunati i compagni di squadra Pier Guidi, Calado e Giovinazzi: quarti sulla griglia di partenza, gli alfieri della hypercar numero 51 hanno chiuso quindicesimi a causa di un tamponamento con la 488 Gte di Francesco Castellacci.