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Fiat-Chrysler: no all'elettrico per il momento

07 agosto 2013

Ibride ed elettriche? Troppo care per quello che il consumatore è disposto a pagare.

Fiat-Chrysler: no all'elettrico per il momento
QUESTIONE DI ABITUDINI - “Molti clienti vogliono ridurre l'impatto del CO2 sull'ambiente, ma non sono disposti a cambiare le proprie abitudini o pagarne il costo”: così Bob Lee, responsabile della Chrysler per i gruppi motore, ha spiegato, in occasione di un congresso, una posizione giocoforza d'attesa. RIbadendo un concetto più volte espresso anche dal grande capo, Sergio Marchionne, la Fiat non investirà più in elettriche, a meno che non si verifichino specifiche condizioni.
 
NON C'È PREMIUM PRICE - Come riporta Automotive News, Lee ha spiegato come i consumatori non attribuiscano un valore ai mezzi ibridi ed elettrici sufficiente a giustificare il maggior prezzo per i gruppi batterie, i motori elettrici e i sistemi di ricarica. Questo ancora per una decina d'anni. Di qui un'indicazione per il prossimo futuro della Fiat (e della Chrysler), soprattutto con riferimento al mercato americano: si punterà sui diesel e sui propulsori turbo a benzina figli del downsizing, cioè più piccoli, più efficienti e quindi meno inquinanti. Ad oggi, il gruppo italo-americano non ha a listino ibridi e, oltreoceano, vende la Fiat 500e elettrica (nella foto in alto, qui per saperne di più) allo stesso prezzo del modello a benzina, ma solo in California. La realizzazione della 500e è stata in qualche modo "imposta" alla Fiat; in base all'accordo con il quale nel 2009 ha rilevato la Chrysler, il gruppo avrebbe dovuto realizzare almeno un veicolo elettrico per gli Usa.
 
SI PUNTA SUL GASOLIO - La Chrysler negli Usa sta lanciando la Grand Cherokee dotata del 3.0 V6 turbodiesel, un tipo di motore che sta lentamente diffondendosi anche nella terra dei V8 a benzina. Anche se i numeri complessivi restano ridotti, i bassi consumi dei diesel moderni stanno conquistando più di un americano, stufo di un prezzo della benzina salito notevolmente negli ultimi 10 anni. A prescindere dallo specifico motore, il ragionamento di Lee è questo: i diesel e gli ibridi permettono un risparmio di carburante rispetto a un benzina nell'ordine del 20-30%. Ma i diesel offrono prestazioni migliori rispetto agli ibridi. Insistere su questi ultimi può, secondo la Fiat e la Chrysler, portare a un miglioramento della loro efficienza su base incrementale.


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Ritratto di Mateoalvolante78
7 agosto 2013 - 19:04
Ho l'impressione che il gruppo Fiat-Crysler stia in stand-by sul lancio di nuovi modelli. E, forse per coprire i costi non azzarda più di tanto. Certo è una nicchia per adesso, ma le auto elettriche e le ibride più case costruttrici le iniziano a proporre. E che ne diciamo di nuovi modelli? La nuova Punto si sa qualcosa quando esce? una Mito a 5 porte fantascienza? di Lancia cosa ne facciamo? la Gamma Alfaromeo verrà potenziata o no? quali modelli e quando usciranno? e nel frattempo nulla di nuovo. di bello attualmente sul mercato propongono solo la 500 e la Giulietta. cosa vogliamo fare? e soprattutto QUANDO lo vogliamo fare?
Ritratto di crazyfrog
7 agosto 2013 - 21:39
fiat ancore plus made in France avec le mazut...
Ritratto di Psogrl
7 agosto 2013 - 22:57
Sarebbe un ottima idea solo se non considerassimo che la Prius e' l'auto più' venduta al mondo. Se non ricordo male era una tabella di questo giornale e parlava di 500000 unità' in sei mesi.
Ritratto di MAXTONE
8 agosto 2013 - 00:17
Soprattutto conteggiando tutte le versioni (C-Hatchback-V) insieme, è probabile che rientri ampiamente nella top five mondiale. Il problema è che finché ci saranno ignorantoni a dirigere il gruppo fiat come quello che ha detto che le diesel sono migliori delle ibride (non si capisce per quale motivo, prestazioni a parte), in fiat non decollerà mai nulla. L'ibrido consente percorrenze superiori a un corrispondente diesel nei casi d'uso piu'frequenti del mezzo (città/extraurbano) e in autostrada se non si superano i limiti, consente ancora percorrenze degne di nota (la Prius a 120 km/h in autostrada supera i 20 al litro senza problemi grazie all'aerodinamica spinta), aggiungiamo poi i costi dei tagliandi piu'bassi del 40% rispetto a un diesel, l'affidabilità nettamente superiore dovuta alla minore complicazione meccanica data dall'assenza delle solite parti probematiche,diciamo pure rognose di un diesel, (niente turbine,pompe gasolio,debimetri,FAP,iniettori etc.), e il vantaggio di poter percorrere i centri cittadini in modalità EV e il dado è tratto. Consideriamo anche che le ibride negli USA sono in grandissima ascesa (in luglio il gruppo Toyota ha fatto registrare incrementi assurdi proprio con le ibride con la Prius: July was a great month for the Toyota Prius lineup. Toyota Motor Sales, USA sold 23,294 Prius units in July 2013 versus 16,643 in July 2012 – a nearly 40-percent increase. In July 2013, the standard Prius Liftback sedan sold 15,252 units, the larger Prius V sold 3,428, the smaller Prius C sold 3,797 and the Prius Plug-in Hybrid moved 817 units. Con Lexus poi ha incrementato del +32% proprio nel settore ibride. Non parliamo poi degli altrettanto stellari risultati ottenuti da Ford in grande spolvero proprio grazie alla sua nuova gamma di prodotti ibridi. E anche in Europa le ibride stanno prendendo sempre piu'piede (grazie a Toyota), per cui arroccarsi ancora sulle posizioni di difesa a spada tratta del diesel lo trovo pedante,ossessivo e decisamente anacronistico.
Ritratto di MAXTONE
8 agosto 2013 - 00:42
Oggi costano quanto un diesel, Auris e Yaris per esempio costano esattamente lo stesso prezzo delle corrispondenti versioni a gasolio di pari allestimento senza contare il piacere di possedere un oggetto hi-tech (ma di una tecnologia davvero amica, utile) e il maggior piacere di guida dovuto ad assenza di vibrazioni, poi quando "veleggi" (chiedete ai Priusisti che signfica) e niente rumori agricoli e puzze di gasolio varie.
Ritratto di trap
8 agosto 2013 - 12:30
Non è proprio vero. La yaris hybrid lounge 5p costa 18500 euro; invece la diesel lounge 5p 16000 euro (benzina 14000). Per quanto riguarda la auris, in versione hybrid lounge costa 25150 euro, mentre diesel luonge 23300
Ritratto di MAXTONE
8 agosto 2013 - 21:15
Io ce li spenderei eccome due euro zozzi in piu' per avere l'Auris Ibrida invece della diesel e a quanto parte la maggior parte degli italiani la pensa come me visto che ogni dieci Auris vendute 9 sono Hybrid e solo una è diesel.
Ritratto di Mario85
8 agosto 2013 - 09:03
inutili
Ritratto di MAXTONE
9 agosto 2013 - 13:18
...
Ritratto di Mario85
9 agosto 2013 - 21:55
...........................
Ritratto di tesseratto
8 agosto 2013 - 12:35
già i potentissimi tedeschi sono in ritardo e stanno cercando di recuperare il tempo perduto....A Le Mans quali erano la auto più veloci e vincenti? Audi e Toyota ibride...Poi arriverà BMW, e seguiranno gli altri. La tecnologia ibrida è una tecnologia di passaggio verso l'elettrico puro e quando gli altri arriveranno a 500-600 km di autonomia elettrica (vedi Tesla) Fiat proporrà il turbo diesel sui nuovi modelli. Dinosauri del passato. Bravo Marchionne, Brava Fiat, hai capito tutto della vita
Ritratto di NURS
8 agosto 2013 - 13:57
"[...]NON sono disposti a cambiare le proprie abitudini o pagarne il costo”, che cosa c'è di non chiaro in questa frase veritietra? Ogni auto elettrica che esce tutti infatti a dire: costa troppo, prezzo assurdo, ecc... La Fiat sta quindi aspettando l'abbassamento di costi, prima di produrre qualcosa che nessuno comprerà (in Italia s'intende).
Ritratto di NITRO75
8 agosto 2013 - 17:21
allora di questo passo aspettiamo.....magari aspettiamo anche a dare lo stipendio agli operai, aspettiamo anche produrre modelli potenzialmente concorrenziali, senza sforare nel fantascientifico mondo delle ibride, aspettiamo a vedere cosa fanno tutti gli altri........magari così, a forza di ASPETTARE, gli "ALTRI" faranno qualcosa di nuovo e valido.....e magari potremo dire ".....a già ci avevamo pensato anche noi ma purtroppo dovevamo ASPETTARE!!!!!!!!" Fiat ormai ha la gestione di una società privata con il cervello da ente pubblico.....fare il minimo sforzo per galleggiare e sopravvivere......Io credo che, sicuramente sono cambiati i tempi ed il momento è indubbiamente difficile, ma grandi realtà industriali nazionali non sono state fondate sull'ATTESA.......e scusate lo sfogo!!!
Ritratto di Psogrl
8 agosto 2013 - 21:47
Ma non ci avevano appena detto di aver chiuso le vendite della 500 elettrica in USA per Sold Out in tempo zero di tutto lo stock previsto. Direi molto coerenti in Fiat.
Ritratto di LucaPozzo
8 agosto 2013 - 23:04
A dire il vero quanto é riportato in questo articolo viene ripetuto dai vertici di Fiat giá del 2004. Il fatto che una vettura in perdita abbia venduto poche migliaia di unitá in California non cambia lo stato dei fatti. E purtroppo i fatti sono che le elettriche nel mondo si vendono in 4 o 5 stati, considerando inclusa la stessa California. Siamo tutti lí a ripeterci che la strada é l'elettrico e a riempircene la bocca, poi quando si arriva al dunque nessuno le compra. E tra quelli che le comprano in genere viene acquistata come terza auto e piú che altro per mostrarla agli amici. Quando 5 o 6 anni fa provavi a dire che forse l'idrogeno non era una grande idea venivi guardato come uno che voleva sterminare tutti i cuccioli di foca del pianeta. Poi si é visto come é andata a finire. Per l'elettrico oggi vedo lo stesso fanatismo. Non dico che non possa essere una soluzione futura, sia chiaro. Ma le elettriche che ci propinano oggi sono piú vetrina che sostanza, tanto brand marketing e nulla piú
Ritratto di MAXTONE
9 agosto 2013 - 13:17
A giudicare dal numero delle Tesla Model S che girano negli states (e non mi pare solo in California), pare che la Model S abbia venduto in un mese quanto A6 e A8 messe insieme riescono a fare in 6 mesi.
Ritratto di LucaPozzo
9 agosto 2013 - 15:16
Immagino tu faccia riferimento ai dati lanciati da Tesla sulle immatricolazioni Q1-13. Non erano proprio cosí elevate (A6 e A8 in un semestre in US fanno 15 o 16 mila targhe). Quello che avevano lanciato era il dato di 4.700 unitá nel trimestre, e l'avevano comparato con i numeri della classe S e della serie 7, prese singolarmente (Audi contava relativamente, non fa ancora le quote delle altre due tedesche). C'era stato molto clamore ma, nel settore, anche un po' di ilarità, per piú di un motivo. Prima di tutto qualcuno contestava il confronto con la S e la 7, ritenendo che un paragone con la E e la 5 fosse piú credibile (e entrambe vendono circa 5 volte quello che vendono le sorelle maggiori, per darti la misura, entrambe 4.700 unitá sono in grado di farle in un mese, non in un trimestre). Il secondo dubbio era sulla "stabilitá" del dato. Si parlava infatti di targhe, non di ordini. Visto che Tesla non ha ancora aderito pienamente ai principali DB per il monitoraggio del mercato, non é facile capire se si trattava di un valore spot o se a quelle targhe corrispondevano degli ordini stabili. Per quanto ne possiamo sapere poteva trattarsi degli ordini raccolti nel primo semestre 2012 (o piú) che andavano a consegna. Ad ogni modo, il punto rimane: siamo di fronte ad un prodotto che quando va bene vende a cifre discrete in una fascia di prezzo vicina ai 100k€, come appunto la Tesla. Poi sicuramente non tutte le elettriche sono registrate in California, ma sempre piú del 50-60%, a fronte di altri 49 stati. E il discorso non cambia in Europa. PSA, finché ha continuato ad importarle, le sue elettriche le ha vendute per il 66% in tre paesi. Nissan la Leaf la vende al 60% in due mercati (il 40-45% solo in Norvegia). Se poi vai a vedere i dati degli investimenti delle case ti cade ancora di piú la mandibola. PSA spende di piú in pubblicità sull'elettrico che in ricerca sull'elettrico (anche perché non le produce né le progetta). Renault alla fine spende piú o meno uguale per le due voci. Per questo dico che é piú vetrina che sostanza. Ripeto, non penso che non si debba incentivare affatto gli EV, ma credo li si debba considerare per quello che sono ora: un prodotto non ancora maturo che fa numeri da mercato delle roadster o poco piú (senza contare che molte delle immatricolazioni che vediamo non sono di privati ma sono car sharing). Per cui ha senso incentivarlo ma prestando attenzione al bene comune. Soffocare il mercato dell'auto per favorire la vendita di 700 o 800 vetture elettriche l'anno come stanno facendo in Olanda ad esempio é masochismo, non ecologia e gli effetti si vedono
Ritratto di lucios
9 agosto 2013 - 08:48
4
...al vento!
Ritratto di supermax63
10 agosto 2013 - 07:57
le vere IBRIDE del gruppo Toyota da tempo guidabili ed acquistabili sono una realtà tutt'altro che inutile: Priuus,Yaris,Auris senza considerare il luxury brand Lexus.Gli altri nel frattempo ponderano,valutano, speculano (in senso filosofico)
Ritratto di UnAltroFiattaro
12 agosto 2013 - 01:04
...non come i tedeschi che producono le ibride (solo per dire "lo so fare anche io") e poi mandano avanti addirittura la Merkel per bloccare la richiesta di riduzione dei valori di emissioni di CO2 chiesta dalla UE... L'unica marca con prodotti ibridi concreti è la Toyota, che fra l'atro li vende a prezzi umani, le altre solo parole... Almeno Fiat non prende per il "posteriore" i possibili futuri acquirenti!