COS’È UN LOGO? - Parafrasando Shakespeare, che ragionava sul fatto che una rosa sarebbe tale anche se avesse un altro nome, guardando l’ultimo spot della Fiat 500 elettrica dovremmo chiederci che cos’è un logo. Nel filmato qui sotto se lo chiede la casa torinese, rimuovendo provocatoriamente il proprio emblema dalla sua vettura più iconica e sostenendo che, anche senza logo, l’auto sia assolutamente riconoscibile: mentre scorrono le immagini, la voce fuori campo si chiede: “Se questa auto non avesse un logo, se non avesse un nome, se non avesse una bandiera, se non avesse nulla che dica chi sia o da dove venga, la riconoscerebbero comunque tutti”. I pochi secondi del messaggio commerciale si chiudono dicendo che “se un’auto ha un design iconico e rappresenta da sempre la gioia di vivere, non può che essere italiana e non può che essere una Fiat”.
LA POLEMICA CONTINUA - Non manca chi vede nello spot una risposta alle frizioni che ormai da mesi intercorrono tra il gruppo Stellantis e il governo italiano, iniziate con i vari botta e risposta tra i vertici dell’azienda e i rappresentanti dell’esecutivo e culminate con una serie di iniziative sul cosiddetto “italian sounding”, la norma che vieterebbe il richiamo alle origini italiane per prodotti che non lo sono a tutti gli effetti. Per questo l’Alfa Romeo Milano prodotta in Polonia è diventata Junior, 134 esemplari di Fiat Topolino (made in Marocco) sono state bloccate al porto di Livorno per l’adesivo di una bandiera italiana e il tricolore è stato rimosso dalla “polacca” Fiat 600.
TRE SONO FATTE IN ITALIA - Attualmente le Fiat prodotte in Italia sono la Panda, a Pomigliano, la 500 elettrica a Mirafiori e la 500X a Melfi. Le altre, compresa la nuova Grande Panda, sono prodotte all’estero. Di recente la Fiat ha dichiarato che sta aggiornando lo stabilimento di Mirafiori per prepararlo ad accogliere la produzione della futura 500 ibrida nel 2026 (qui per saperne di più).