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Fiat: scontro con la Veba per le azioni Chrysler

14 novembre 2012

L’associazione del sindacato Uaw fa causa alla Fiat perché ritiene che i 139 milioni di dollari proposti per comprare il 3,3% di azioni Chrysler detenute dall’organizzazione sindacale, siano molto lontani dal reale valore di mercato.

Fiat: scontro con la Veba per le azioni Chrysler

SINDACATO AZIONISTA - Notizie problematiche arrivano dagli Stati Uniti. La Veba (Voluntary employees beneficiary association) emanazione del sindacato Uaw, ha depositato davanti al tribunale dello stato del Delaware un ricorso legale nei confronti della Fiat a proposito dell’importo che la stessa Fiat ha offerto alla Veba per poter acquisire un ulteriore 3,3% di azioni Chrysler detenute dalla associazione. 

PER IL PIENO CONTROLLO - La Fiat ha dichiarato da tempo che vuole arrivare a controllare pienamente la Chrysler in maniera da poter procedere a una vera e propria fusione delle due società. La volontà risale sin dall’origine dei rapporti Fiat-Chrysler, tanto che il contratto di acquisto della casa americana alla Fiat prevede una sorta di tempistica in cui tale fusione può avvenire. In particolare è scritto che la Fiat può procedere all’acquisto del 3,3% di azioni ogni sei mesi. 

PIÙ DEL DOPPIO - Per quelle azioni la Fiat ha offerto alla Veba 139,5 milioni di dollari, ma i sindacati hanno respinto l’offerta, sostenendo che il valore delle azioni è molto più elevato di quando ci fu il passaggio della Chrysler alla Fiat; secondo loro oggi valgono almeno 342 milioni. Ed è proprio questa la cifra richiesta. La questione ha portato il sindacato Uaw a rivolgersi alla corte del Delaware. Per spiegare la sua iniziativa il sindacato ha affermato che commetterebbe un reato se accettasse l’importo proposto dalla Fiat. Ciò perché così facendo sottrarrebbe fondi agli scopi sociali dell’istituzione.

AZIONI IN SALITA - Al fondo della questione si potrebbe dire che ci sia il successo riscosso dalla Chrysler dopo il suo passaggio alla Fiat. Perché è evidente che nel 2009, con la casa automobilistica sull’orlo del fallimento, le azioni valevano ben poco e le previsioni per il futuro non potevano tenere conto del boom che poi ci sarebbe stato con la rinascita della Chrysler. 

STALLO - Oggi l’immagine della Chrysler è molto diversa ed è forse inevitabile che gli specialisti della borsa attribuiscano alla Chrysler valore parecchio più elevato. I sindacati, che con i fondi della Veba forniscono un servizio di assistenza ai lavoratori pensionati, hanno auspicato di arrivare presto a un accordo ma per ora la trattativa è in una fase di stallo.



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Ritratto di Merigo
14 novembre 2012 - 10:58
1
A mio modesto parere, si tengano le azioni. E' verissimo che oggi Chrysler vale molto di più del 2009 ma è altrettanto vero che se erano stati presi accordi ai prezzi di allora, quello è il prezzo che deve pagare FIAT/Chrysler a Veba. Al tempo stesso se Veba ritiene che sia un buon investimento, a maggiore ragione si tenga le azioni, e pensare di realizzare la plusvalenza una plusvalenza è legittimo: quindi se ne è capace le venda sul mercato azionario al valore di mercato, e FIAT/Chrisler cercherà a sua volta di comprarle dal mercato con un'OPA. Ma se VEBA le immette sul mercato con una vendita, il prezzo scenderà immediatamente è chi ci guadagnerà sarà FIAT, quindi a mio modesto parere il Tribunale non potrà che consigliare a VEBA di accettare un'offerta di mezzo.
Ritratto di Porsche
14 novembre 2012 - 13:30
ribadisco il concetto. Se Fiat non preleva il 100% di Crysler non può toccare un centesimo di dollaro. Lo dissi l'altra volta ma fui contraddetto. E' così negli USA.
Ritratto di tryphon
14 novembre 2012 - 13:57
La soglia è 80%, non è necessario avere il 100% delle azioni per accedere ai fondi Chrysler.
Ritratto di cervuz
14 novembre 2012 - 13:46
Questo è il modo in cui ringraziano la Fiat per la crescita del valore delle azioni?
Ritratto di Gino2010
14 novembre 2012 - 14:45
di avere sindacati morbidi come quelli italiani.
Ritratto di franck63
16 novembre 2012 - 08:46
morbidi ?? forse intendevi ........ diciamo autolesionisti ?
Ritratto di lucios
14 novembre 2012 - 15:35
4
...entra in atto il protezionismo americano.....quelli se ne sbattono, se vogliono!
Ritratto di clips12
14 novembre 2012 - 18:21
Alla fine ci sarà un accordo di entità più modesta di quanto richiesto dal sindacato....è il solito balletto delle parti
Ritratto di yeu
14 novembre 2012 - 18:24
Purtroppo per il Veba, c'è un contratto chiaro e limpido che dice che il valore di ogni singola azione Chrysler non può superare il valore della casa controllante. Per altro, anche il Veba ha ammesso che il successo di Chrysler è merito di un solo uomo, cioè Marchionne. Bisogna aggiungere che Chrysler, anche quando vendeva di più di adesso, era sempre in perdita e per rivedere degli utili bisogna ritornare nel lontano 1997. Come se non bastasse, Chrysler è stata acquistata dal Veba con una cifra da saldo, cioè un miliardo di dollari dalla Mercedes, che non vedeva l'ora di disfarsene per le enormi perdite. Solo Fiat è stata in grado di far risorgere questo gruppo che era ormai da anni in forte perditta da prima della crisi del 2008. Di tutto questo devono tenerne conto, come bisogna che il Veba si renda conto che nessuno ha voluto entrare nel rischio Chrysler e prima di Fiat c' erano vari costruttori che si sono tirati indietro. Fiat è entrata in gioco solo dopo il ritiro dell' ultimo costruttore candidato, cioè la Renault e quindi dovrebbero solo essergliene grati perchè, se non ci fosse stato Marchionne, adesso Chrysler non esisterebbe più e loro non avrebbero avuto un bel niente. Tra l'altro, questa clausola, era determinante per l'accordo, altrimenti non si sarebbe fatto, per il semplice motivo che il geniale Marchionne aveva già ben previsto la possibilità di una grande svalutazione per il mercato Europeo e questa era un punto fondamentale per l'accordo e questa condizione il Veba l'ha accettata per ovvi motivi. Ora non si possono cambiare le regole del gioco di colpo perchè non è corretto, come dire quando hai bisogno chiedi e ricevi aiuto e a chi ti ha aiutato e salvato per tutto ringraziamento lo prendi per la gola.
Ritratto di saab91
14 novembre 2012 - 19:18
anzichè ringraziare in ginocchio che non sono sati licenziati e per la qualità deprimente con cui costruiscono le auto pretendono anche di essere strapagati
Ritratto di Mambo9
15 novembre 2012 - 01:06
1) Perchè, al contrario dell'Italia, lì i lavoratori Chrysler si sono fatti un mazzo così per aiutare l'azienda a rinascere. 2) Perchè nessuno nel 2012 dovrebbe mettersi in ginocchio per ringraziare di avere ancora un lavoro. 3) Perchè ora, a quanto leggo ovviamente, la qualità costruttiva è molto buona... merito degli impianti ammodernati. Detto ciò sono un grande sostenitore di Marchionne e queste notizi valgono per quel che valgono... sono solo tattiche di negoziazione.

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