“FOTOGRAFIA” DI UN GRUPPO IN CIFRE - 4,209 milioni di veicoli consegnati nel mondo; ricavi del gruppo 83,957 miliardi di euro; utile della gestione ordinaria 3,814 miliardi di euro (4,5% dei ricavi); utile netto 1,422 miliardi di euro; indebitamento 6,5 miliardi, contro i 5,5 di fine 2011 ma meno rispetto ai dati di fine settembre 2012; liquidità disponibile circa 20 miliardi di euro. Questi sono i numeri che costituiscono la sintesi del bilancio 2012 della Fiat.
BILANCIO A PELLE DI LEOPARDO - Gli oltre 4,2 milioni di veicoli consegnati sono il risultato di situazioni molto diverse: mentre nei mercati americani e asiatici si è registrata una forte crescita, nella regione Europa medio Oriente e Africa c’è stato un calo del 14%, determinato principalmente dall’andamento negativo dei mercati dell’Europa occidentale. I veicoli consegnati nell’area Emea sono stati 1,012 milioni.
LE GONFIE VELE AMERICANE - Analogamente sono diversi gli andamenti finanziari nei diversi mercati. Nei Paesi del Nafta (Usa, Canada, Messico) i ricavi netti sono stati pari a 43.521 milioni di euro (il confronto con l’anno precedente è aleatorio in quanto alla metà del 2011 c’è stata l’acquisizione della Chrysler). La Fiat ha comunque fatto delle stime “pro forma” come se i risultati della Chrysler fossero stati consolidati dal 1 gennaio 2011. Ebbene nella regione Nafta il miglioramento è stato molto forte. Dato che per il 2011 non si va oltre i 33.800 milioni di euro.
SUDAMERICA IN CRESCITA - Nei Paesi dell’America Latina (Latam) i ricavi sono stati di 11.062 milioni di euro, 500 di più del valore del 2011 comprendendo la stima per tutto l’anno con la Chrysler. La regione dell’Apac, l’Asia e l’Oceania, ha registrato ricavi netti per 3.128 milioni di euro, che è il doppio di quanto ammonta il 2011 anche comprendendo la Chrysler per i 12 mesi.
SI SCRIVE EMEA SI LEGGE EUROPA - Il capitolo più negativo è quello della regione Emea dove i ricavi netti sono stati di 17.800 milioni di euro, con un calo di 1.791 rispetto al 2011; del resto il calo delle vendite non poteva che portare a risultati di questo tipo. E purtroppo è da sottolineare che nel quarto trimestre dell’anno l’andamento segna una riduzione dei ricavi netti pari a 490 milioni di euro, passando da 5.042 a 4.552 milioni di euro. Ciò significa che oltre il 30% del calo dei ricavi è relativo agli ultimi tre mesi dell’anno.

SETTORE PER SETTORE - L’andamento a pelle di leopardo si proietta sui dati relativi alle marche. La Fiat, esclusa la Chrysler, nel 2012 ha lamenta perdite per 1.041 milioni di euro. Da notare che nel solo quarto trimestre di fine anno le perdite prima delle imposte sono state 113 milioni mentre le perdite nette sono state 201 milioni. Bene sono andati anche i marchi di lusso e sportivi, cioè la Maserati e la Ferrari, che hanno prodotto ricavi netti pari a 2.898 milioni di euro, cioè 199 in più rispetto al 2011. Il settore della componentistica ha invece segnato un certo calo, passando da 8.122 a 8.030 milioni di euro.
UN PANORAMA POSITIVO - Scenario analogo vale per l’utile della gestione ordinaria del 2012: nella regione Nafta si è passati da 1.087 a 2.741 milioni di euro; nella area Latam c’è stato un calo di 293 milioni, passando da 1.356 a 1.063 milioni di euro; nella regione Apac, Asia-Pacifico, il trend è stato molto positivo, all’aumento da 1.513 a 3.128 milioni dei ricavi netti, si è accompagnato un incremento percentualmente ancora più forte dell’utile della gestione ordinaria, cresciuto da 88 a 260 milioni di euro.
EUROPA SPINA NEL FIANCO - E infine le dolenti note dell’Emea, condizionate dall’andamento dei mercati europei. Al forte calo dei ricavi si è registrato un cospicuo aumento delle perdite della gestione operativa, passate da 557 milioni di euro a 704 milioni. La relazione che accompagna i risultati indica i punti nevralgici di questo andamento negativo: il calo delle vendite sui mercati del Vecchio Continente: 80 mila auto in meno in Italia, pari al 17% sul 2011, 12.600 in Germania (-17%), 23 mila in Francia (30%). Unica eccezione, la Gran Bretagna, dove le vendite sono aumentate del 9%, pari a 5.100 unità.
CAVALLINO RAMPANTISSIMO - Nel quadro complessivo, merita una sottolineatura il risultato brillante della Ferrari, simbolo dell’eccellenza italiana: nel 2012 sono state consegnate 7.318 vetture omologate per la circolazione (ci sono poi le centinaia di auto prodotte e vendute per le corse). L’aumento ha riguardato sia i modelli a 8 cilindri (3% in più) che quelli a 12 cilindri (+11%).
ANCHE 5 MILIARDI DI OBBLIGAZIONI - Il Consiglio di Amministrazione della Fiat, nella stessa riunione in cui ha presentato i conti del quarto trimestre e dell’intero anno 2012, ha anche approvato l’emissione di uno o più prestiti obbligazionari per un ammontare complessivo di 5 miliardi di euro, deciso per poter perseguire gli obiettivi della società in tema di “gestione del debito consolidato, anche in considerazione delle future scadenze”. L’operazione potrà essere effettuata in più tappe, comunque entro il 2014.