FINE DI UNA LUNGA STORIA - La Volkswagen Brazil, la filiale brasiliana della casa tedesca, ha comunicato che l’anno prossimo terminerà la produzione del modello Volkswagen Kombi, la cui produzione avviene nello stabilimento VW di Sao Bernardo do Campo. La notizia sarebbe di quelle che non emergono minimamente nel contesto europeo però in questo caso non si tratta di una banale informazione industriale, ma di qualcosa di storico. Il Volkswagen Kombi in questione è infatti il mitico “Bulli” (nelle foto), cioè il furgone e minibus la cui prima edizione iniziò la sua carriera commerciale nel 1950.
DA NOI FINITO NEL ’79 - In Brasile la produzione iniziò nel 1976, quando il modello aveva già subito numerose evoluzioni (ma mantenendo sempre l’impostazione originaria con motore posteriore a sbalzo e trazione posteriore) che invece fu poi abbandonata dalla Volkswagen per il Transporter T4 e successivi, che hanno avuto il motore e la trazione davanti. Da notare che in Europa il “Bulli” smise di essere prodotto nel 1979.
NATO PER IL LAVORO, FAMOSO PER GLI HIPPIES - La notizia induce anche a considerazioni più generali. Il Volkswagen T2 viene curiosamente ricordato soprattutto come mezzo “alternativo”, il van degli hippies, della musica, dei globetrotters, come se fosse stato ideato per i viaggi e il tempo libero. Ma se indubbiamente questi impieghi ci sono stati, in genere con veicoli dotati di livree coloratissime, è ancor più vero che dalla sua nascita e per tanti anni il furgoncino prima T1, poi T2, prima con il parabrezza diviso in due vetri, poi unificato, e via via con tutta una serie di cambiamenti, è stato un formidabile mezzo da lavoro. Non per altro in Germania viene ricordato come l’autentica linfa vitale di tutto il periodo della ricostruzione post bellica. Solo in un secondo tempo e parallelamente all’impiego lavorativo, è diventato anche camper ultra economico per le vacanze e pulmino semplice e funzionale.
NATO COME “MULETTO” DA FABBRICA - Del resto è emblematica la vicenda della sua stessa nascita. Un veicolo che sostanzialmente e tecnicamente era quello che poi diventerà il Volkswagen T1 (motore del Maggiolino, posto a sbalzo dietro, e trazione posteriore) era impiegato negli stabilimenti VW per la movimentazione dei materiali. L’importatore in Olanda delle Volkswagen lo vide e propose di realizzarne una versione stradale da lavoro. L’idea piacque e divenne un progetto concreto arrivato al lancio commerciale nel 1950.
UN MONUMENTO COMUNQUE - Ma non c’è niente fare. Per i più il “Bulli” è e rimane soltanto il furgoncino-minibus dei figli dei fiori, dei viaggiatori sulle vie d’oriente e della California, dei gruppi musicali e dello spot di Kaka che gioca a calcio con i ragazzini. Comunque sia, gloria perenne al “Bulli” dalle mille vite.