Ford Mustang The Rocket: il ritorno di Fisker

RAZZO IN PREPARAZIONE - Secondo chi ci ha messo le mani, è la “muscle car americana definitiva”: nota anche come The Rocket, il razzo, si basa sull'ultima Ford Mustang, ed è realizzato dalla Galpin Auto Sport ed Henrik Fisker. I primi sono quotati preparatori, il secondo è il fondatore della Fisker, produttore della superberlina ibrida Karma, che ha dichiarato bancarotta a inizio anno.

 

SI ISPIRA A ELEANOR - Al Los Angeles Auto Show, la Ford Mustang The Rocket si è fatta vedere, ed è francamente una visione che non lascia indifferenti: Fisker è tornato al suo primo amore, il design, e ha realizzato una serie di modifiche tali da non stravolgere, ma anzi in grado di esaltare, la Mustang, a partire dall'enorme calandra esagonale. Secondo l'autore, la fonte d'ispirazione è la Shelby GT500 del '68: per chi ha visto “Fuori in 60 secondi”, si tratta di Eleanor. Il risultato finale è quello di una Mustang che, da dichiarata pony car, è passata in palestra diventando una vera e propria muscle car.

 

 

TURBATA - Al ben di Dio esterno corrisponde una serie di sostanziose modifiche al 5.0 V8 sotto il cofano, effettuate dalla Galpin, a partire dal compressore volumetrico di provenienza Whipple. L'impianto frenante, come sulla Mustang V8 di serie, è di provenienza Brembo - debitamente maggiorato, beninteso. I cavalli messi sul piatto sono 725, gestiti da una trazione posteriore e da un cambio manuale a 6 marce. C'è da immaginare che siano poco edulcorati: non selvaggi, visto che l'elettronica ormai è parte integrante di ogni auto moderna, ma per chi si sente un po' Steve McQueen in Bullitt (e sorvola sul fatto che nel film fosse impiegata una Mustang GT-390) i controsterzi e i burn-out sono assicurati. A un prezzo che è il triplo di una Mustang GT di serie (col V8 si parte, in USA, da 32.100 dollari): 100.000 dollari indicativi, per un'auto che difficilmente uscirà dagli Stati Uniti.