VALORI IN DISCUSSIONE - Che i consumi ufficiali siano altra cosa da quelli reali è noto, e dunque non c’è troppo da sorprendersi quando si constata che le percorrenze relative sono praticamente irrealizzabili. Questioni di metodi di misura nei test di omologazione. Se però questi ultimi sono imprecisi allora le cose sono diverse. E ci sta anche che la casa costruttrice piuttosto che far la figura della “furba” accetti di pagare una bella somma quale sorta di indennizzo verso i clienti che hanno comprato l’auto credendola capace di consumi in realtà sbagliati.
RIMBORSO SPESE - Succede in America, dove la Ford ha comunicato di aver dato disposizione alla propria amministrazione di
rimborsare 550 dollari a ognuno degli acquirenti delle circa 33 mila
Ford C-Max ibride vendute (325 dollari a chi l’ha presa in leasing). Ciò perché dai test in laboratorio il consumo è risultato più elevato di quello comunicato: 43 miglia per gallone (18,2 km/l) per il consumo combinato urbano-autostrada, anziché le dichiarate 47 miglia (quasi 20 km/l).
INTERVENTI PER RIDURRE I CONSUMI - Come la Ford abbia calcolato l’importo di 550 dollari non è chiaro; di certo si può dire che in tal modo compie una notevole azione di immagine, che certamente non le costerà poco (quasi 20 milioni di dollari) ma altrettanto sicuramente le farà guadagnare simpatie. Contemporaneamente la Ford ha comunicato che nei prossimi mesi apporterà migliorie sulla Ford C-Max per ridurre i consumi.
PERCHÉ L’ERRORE - La Ford ha spiegato il valore sbagliato comunicato affermando di non avere svolto i test di misurazione, ma di aver adottato i valori che erano stati rilevati per la Ford Fusion, così come concordato con le autorità competenti per le omologazioni. Al dunque invece i risultati si sono rivelati diversi e dunque ecco il rimborso spese. Alla decisione la Ford è arrivata dopo una lunga querelle sollevata dai consumatori a proposito dei valori di consumo dei veicoli ibridi e della Ford C-Max in particolare.