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La Ford chiude anche due stabilimenti in Inghilterra

26 ottobre 2012

Dopo la chiusura della fabbrica belga di Genk, la casa americana ha deciso di intervenire in maniera analoga nei due impianti inglesi di Southampton e Dagenham, con la soppressioine di altri 1.400 posti di lavoro.

STRATEGIA DRASTICA - L’altro ieri la Ford ha annunciato la chiusura dello stabilimento belga di Genk (4.300 addetti, qui la news). Ieri il copione è stato replicato per l’impianto di assemblaggio di Southampton (nella foto) e per una parte dello stabilimento di Dagenham, entrambi in Inghilterra. La prima delle due fabbriche attualmente produce il furgone Transit, mentre a Dagenham è il grande reparto di stampaggio a essere destinato a essere chiuso. Complessivamente si tratta di 1.400 posti di lavoro. Secondo il piano della Ford la produzioine del Transit verrà trasferita in Turchia, nella fabbrica in cui la Ford è compartecipe, a Kocaeli (Ford Otosan). 

CERCANDO I RISPARMI - La Ford ha dunque avviato un programma analogo a quello attuato negli Usa tre anni fa, fatto di nuovi modelli (già qualche mese fa sono stati annunciati 15 nuovi modelli entro il 2017) ma anche drastici tagli alle capacità produttive in Europa. La chiusura degli stabilimenti di Genk, Southampton e Dagenham, assieme ad altre misure che riguarderanno 600 posti di lavoro in altri siti industriali che comunque non chiuderanno, equivalgono a un taglio del 13% di tali capacità, per un totale di 6.300 posti di lavoro. L’obiettivo è di realizzare una riduzione del 18%, che equivarrebbe a risparmi attorno a 400 milioni di euro all’anno. Ciò per equilibrare una situazione che registra pesanti perdite (quest’anno si prevede che saranno un miliardo di euro, forse di più). 

 


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Ritratto di Jinzo
26 ottobre 2012 - 11:12
più di 5000 famiglie inglesi allo sbaraglio...oh my god!!!
Ritratto di nofacebook
26 ottobre 2012 - 15:59
poveracci. Ma se Ford perderà più di un miliardo quest'anno, che futuro avrà? Anche gli impiegati rimanenti faranno bene a guardasi in giro.
Ritratto di fra89
29 ottobre 2012 - 17:18
il tuo commento non fa una piega...pero vorrei farti notare due cose; quando queste aziende fanno utili i soldi se li mangiano loro (cioè all'operaio inglese non li va una lira) e sopratutto che tutti i produttori delocalizzano ma poi ci rifilano le macchine ai prezzi alti di sempre. ma come mai?! tu affermi che le case fanno solo i loro interessi, giustissimo, allora noi clienti dobbiamo fare solo i nostri senza trovarli le scusanti alla loro fuga dove conviene produrre.
Ritratto di LinUs62
30 ottobre 2012 - 16:43
..ma tu sei sicuro che quando !queste fabbriche" fanno utili agli operai non vada nulla? Solitamente, quando gli affari vanno bene qualche bonus finisce anche agli operai...E sei sicuro che le aziende se li mangino gli utili? Io direi che, prevalentemente gli reinvestono in ricerca quegli utili... Ma tu sei davvero sicuro che il prezzo di una auto non di lusso sia alto? secondo te un'auto non di lusso, normale è paragonabile a quella di 20-30 anni fà? quanti airbags, abs, navigari, ecc ecc. avevano le auto piccole di allora? pensi che tutte quelle "diavolerie" x la sicurezza, x il confort e x lo svago degli automobilisti che montan anche le utilitarie di oggi non costino a chi produce un'auto?
Ritratto di fra89
31 ottobre 2012 - 21:03
la maggior parte dei dividendi vanno agli azionisti di solito...io penso che che le auto d'oggi valgano molto meno del prezzo che fanno pagare. il prezzo lo fa per lo più il marketing. guarda solo la fiat panda e punto. a fine serie vengono vendute a prezzo stracciato rispetto al prezzo di listino. sarà che io non sono uno che crede ciecamente nella tecnologia, ma forse molte "diavolerie" che vengono montate oggi (es. esp sul classe A o sul qobo) servono a mascherare solo delle grosse lacune di progettazione. poi se per te è normale spendere per una panda 27 milioni di lire di una volta (sarò retrogrado ma è per farti un paragone) o una polo 37 milioni buon per te. io ho altre idee.
Ritratto di pierfra.delsignore
19 febbraio 2020 - 14:45
4
Han voluto la Brexit, queste sono le prime conseguenze in totale 4 stabilimenti chiusi per sempre, uno nuovo (Nissan), non apre e 2 Peugeot e BMW sospendono per ora solo temporaneamente la produzione e questo è l'inizio. Pensate prima di prendere decisioni da bar social e non, questo per tutti gli amanti di Italiaexit e simili scemenze.
Ritratto di Mario85
26 ottobre 2012 - 11:22
quella che era in crisi profonda non era una'altra azienda??
Ritratto di pierfra.delsignore
19 febbraio 2020 - 14:47
4
Brexit questa sconsosciuta, anche Honda ha lasciato a casa 3500 dipedenti, la Nissan non costuirà l'impianto per il nuovo SUV di lusso, Peugeot (Vauxhall) e BMW (Mini) fanno una sospensione della produzione ad aprile e siamo solo all'inizio..
Ritratto di mustang54
26 ottobre 2012 - 13:23
2
proprio adesso che sto emigrando in Inghilterra...
Ritratto di tomkranick
26 ottobre 2012 - 16:49
In bocca al lupo
Ritratto di mustang54
26 ottobre 2012 - 20:07
2
I need luck...
Ritratto di Fr4ncesco
26 ottobre 2012 - 13:23
2
Se guardiamo il tutto dal punto di vista "tecnico" in Europa ci sono fin troppi impianti industriali. Che il Transit sia prodotto addirittura in 2 stabilimenti in Gran Bretagna è fuori luogo considerata la nostra epoca. Però avrebbe avuto senso se fosse stato prodotto in un impianto già esistente, invece come gli avidi imprenditori fanno si trasferiscono in un Paese emergente, lasciando la vecchia Europa che tanto ha contribuito a far essere di Ford uno dei principali produttori di auto.
Ritratto di LinUs62
30 ottobre 2012 - 16:46
Scusa..ma guarda che il Transit lo trasferiscono in Turchia in uno stabilimento già esistente...
Ritratto di nikooc
26 ottobre 2012 - 13:25
3
sviluppare troppi nuovi modelli in un contesto economico come quello attuale è un suicidio... per quanto la cosa non mi faccia piacere, i risultati di ford e psa sembrano dargli ragione...
Ritratto di viva fiat
26 ottobre 2012 - 18:48
Ahaahh, grazie. Vedi, è quello che ho sempre sostenuto e alla lunga, come al solito, ho ragione. Gli altri sono guidati dalla passione, io dalla finanza
Ritratto di sciamano.web
26 ottobre 2012 - 13:30
... notizie simili dalle marche tedesche. Non perchè mi siano antipatiche, ma perchè credo che sia impossibile per i 4 marchi principale continuare a sostenere questo ritmo. Saluti
Ritratto di Mauo
26 ottobre 2012 - 13:57
2
Ulteriori conferme alle tesi di Marchionne,....
Ritratto di Claus90
26 ottobre 2012 - 14:18
è verissimo
Ritratto di belzebù
26 ottobre 2012 - 14:00
Meno male che "qualcuno " vede la fine della crisi in Italia ed in Europa!!!
Ritratto di giuseppe26
26 ottobre 2012 - 14:01
noooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ritratto di Claus90
26 ottobre 2012 - 14:17
La ford ha un parco macchine invidiabile ne ha per tutti i gusti ed investe anche con la crisi, però fondamentalmente la politica di marchionne è giusta meglio non investire tanto se il mercato è saturo ed aspettare il giusto momento.
Ritratto di sciamano.web
26 ottobre 2012 - 16:27
.... ho capito che Marchionne non vuole investire in europa... per ora, ma allora importi semplicemente i modelli prodotti per il "ricco" sud america, visto che lì esponi e sforni continuamente modelli che anche qui potrebbero vendere. Questa non sarebbe comunque razionalizzazione senza perdita di fette di mercato...??? Saluti
Ritratto di viva fiat
26 ottobre 2012 - 18:49
Ci costerebbero troppo
Ritratto di wiliams
26 ottobre 2012 - 18:19
Avanti pure così,si dava e si da ancora oggi del "pazzo visionario" a un certo SERGIO MARCHIONNE ma mi sembra che i pazzi visionari siano altri,case costruttrici di auto che stanno investendo un sacco di soldi per nulla,per vedere poi chiusi stabilimenti in tutta EUROPA.Sarebbe interessante sapere l opinione di DIEGO DELLA VALLE........come diceva lui????A si......"sarebbe sufficiente fare due modelli nuovi e belli e FIAT ripartiva"......si si certo come no,caro DELLA VALLE continui pure a fare scarpe che è meglio.
Ritratto di yeu
26 ottobre 2012 - 18:32
Adesso basta, non si può più andare avanti così. Ormai è chiaro come il sole che produrre in paesi dove non c'è mercato per poi toglierlo a chi ce l'ha, non è possibile, quindi ogni mercato deve richiedere ai costruttori che quello che si vende in loco, deve anche essere prodotto. Se un mercato ha 2 milioni di vetture, deve produrne altrettante, punto e basta e questa regola dovrebbe essere imposta a tutti i settori e a tutte le nazioni europee infischiandosene della comunità. Solo così ripartirebbe il lavoro e l'economia.
Ritratto di Fr4ncesco
26 ottobre 2012 - 19:05
2
Esattamente, come fanno in Russia e Cina, dove per vendere devi anche produrne in loco una certa percentuale. Alternativa? Dazi altissimi per chi produce fuori, così da scoraggiare i furbi ad andare via dove gli conviene. I governi devono farsi da garanti al popolo che non ne può più, questo sfrenato liberismo ci sta impoverendo di brutto
Ritratto di yeu
26 ottobre 2012 - 21:12
A questo aggiungiamo che tutti gli stabilimenti che chiudono, sono sempre quelli dei paesi più ricchi e mai si sente chiudere stabilimenti in paesi con paghe misere e ore di lavoro disumane. Che schifezza.
Ritratto di Sbyro87
27 ottobre 2012 - 10:35
meno male che il pazzo era un certo Sergio Marchionne...non é certo una bella notizia questa di Ford così come quelle relative alle fabbriche Psa, ma troppa gente ha insultato e denigrato Fiat per il suo immobilismo degli ultimi tempi: sforna semplicemente solo il minimo necessario in quanto a novità (ad es. 500L o importa modelli già pronti come Thema, che non hanno bisogno di uno sviluppo con pesanti investimenti), niente di più...altrimenti il risultato sono le pesanti perdite, come succede per Ford, il gruppo Psa e Opel. Certe persone, prima di parlare, dovrebbero ragionare e vedere tanti fattori, anzichè credersi assi della finanza!!! Saluti
Ritratto di Merigo
27 ottobre 2012 - 10:33
1
1.000.000.000 €? Non sono neanche sicuro di come si scriva, perché sono 1.000 milioni di €, cioè una cifra che non ha senso. Significano più di 2 milioni 700.000 € al giorno, tutti i giorni (2.739.726 € per l'esattezza). Roba da chiudere tutto e cambiare mestiere, altro che ridimensionarsi!
Ritratto di LucaPozzo
28 ottobre 2012 - 11:49
Beh, non son poi molti se conti che PSA ne perderà più di 3.000.000.000. Ok, lì c'è il trucco, tanto le perdite le copre lo stato. Ma rimangono comunque più del triplo. A ben vedere se l'è cavata egregiamente.
Ritratto di Merigo
28 ottobre 2012 - 14:07
1
Se pensi che quando le cose vanno bene, ma bene bene, a produrre automobili di media dimensione e media categoria (cioè quelle di Ford, Fiat, PSA, ecc.) ci guadagni il 5% annuo ante imposta, c'è da riflettere su chi glielo faccia fare. Nessuno, se non la struttura societaria. VW e GM (leggi Opel) infatti, che come noto sono public company, cioè senza un padrone, "devono" fare automobili e quindi devono investire. Mentre è molto stolto il comportamento di PSA che ha alle spalle la Famiglia Peugeot che ne detiene il 30%, più o meno come Exor in FIAT, ed era quindi libera di agire con maggiore sagacia e di fare come Exor che si è permessa di ascoltare l'AD Sergio Marchionne di non investire e quindi di non buttare il proprio denaro (non mio, non tuo, non di Della Valle, della Camusso o di tutti i blogger che chiedono investimenti!) e prendersi tutte le critiche ma limitare i danni. Ben ricordando Exor di come non sono trascorsi neanche 10 anni dal momento dell'imminente incasso del "credito convertendo" da parte del pool di banche creditrici, che se non era per l'operazione di alta alchimia finanziaria organizzata da Gabetti e Grande Stevens, ora FIAT non sarebbe più controllata da Exor ma smembrata e rivenduta a pezzetti a chissà chi, e Della Valle, Camusso & C. non avrebbero neanche chi insolentire, perché i Fondi d'Investimento non hanno un volto. Ora il Governo francese investe in PSA come fece quello USA in Chrysler e GM. Chi scrive, come mi pare tu, che le perdite le copre lo Stato francese, dice però un'inesattezza, perché non è più consentito dalle regole comunitarie fare come faceva cioè l'Italia con l'Alfa Romeo in orbita IRI. Infatti il Governo francese ha precisato che il Suo è un investimento a basso costo (staremo a vedere quanto basso!) come quello che fece il Governo USA incassando poi un ricco interesse sul prestito fatto a FIAT: il problema quindi è tutto meno che risolto, perché il socialista Francois Hollande ci mette sì il grano dei contribuenti, ma deve poi renderne conto, ed è lungi ancora dall'aver trovato il Re Mida (razza molto rara) che lo trasformi in utili, come riuscì a Barack Obama trovando per sua capacità o fortuna il tanto bistrattato italo-svizzero-canadese, chietino figlio di Maresciallo dell'Arma, Sergio Marchionne.
Ritratto di LucaPozzo
30 ottobre 2012 - 20:03
Ma è appunto perchè vi è una differenza notevole tra i casi di GM e Chrysler da un lato e PSA dall'altro che dico che i soldi ce li mette lo stato. E' vero, teoricamente si tratta di un prestito. Ma immagina di prestare denaro a uno che ti dice: "guarda, oggi perdo 3 miliardi, tu prestamene 7 con pagamenti scaglionati, diciamo.......3 subito. Per il futuro penso di ritornare in attivo tra circa 8 anni". Ora, è evidente che sono soldi persi, non pensano certo di rientrare e garanzie PSA non ne può dare, né ha un piano industriale che non sia "continuiamo così che va bene". Dunque alla domanda "chi glielo fa fare", se parliamo di PSA, mi viene da dire che tanto lo sapevano già che avevano il punto sensibile parato. Tanto i francesi non si fanno tanti problemi se i soldi pubblici vanno a finanziare l'industria. Lo considerano accettabile per principio.
Ritratto di metacril
27 ottobre 2012 - 11:35
deve ancora venire...
Ritratto di lucios
27 ottobre 2012 - 15:18
4
.....vabbé nel settore del Transit ci sono il Ducato e il Daily che la fanno da padrone........
Ritratto di ric4900
30 ottobre 2012 - 15:10
Ford Italia è l’unica casa automobilistica che non attiva una casella di posta elettronica con e per il cliente. Se chiedete negli Usa ve la comunicano , ma non sanno che in Italia non viene attivata. Perché ? Perché il Castomer Care a livello telefonico mente, disinforma, dice bugie ai propri clienti, che altrimenti se scritte darebbero l’avvio di pratiche legali. Ford Italia non ha alcun rispetto per i propri clienti ,quelli che acquistando una loro vettura permettono ai loro dipendenti e soprattutto ai loro dirigenti di poter ottenere uno stipendio. Tutto ciò è squallido. Se potete state lontano da Ford Italia non c’è nulla da guadagnare , solo da perdere.