SOLLECITAZIONE AUTOREVOLE - Il governo francese vuole che le case costruttrici partecipino direttamente al rinnovamento del parco circolante, offrendo un aiuto concreto a chi decide di sostituire la sua vecchia auto inquinante con un’altra nuova, più compatibile con l’ambiente. L’invito (che ha tutta l’aria di essere destinato a divenire qualcosa di più di una esortazione) è stato lanciato dal ministro dell’Economia Bruno le Maire il quale al quotidiano Le Parisien ha dichiarato “Assieme al ministro dell’Ecologia François de Rugy chiederemo ai costruttori di partecipare all’incentivazione alla rottamazione. Essa dovrà essere più efficace e interessare più francesi”.
ALLARGAMENTO DEGLI INCENTIVI - Il ministro le Maire ha parlato di “partecipazione” e dell’obiettivo di “interessare più francesi” perché in Francia già quest’anno esiste un incentivo statale alla conversione delle vecchie auto più inquinanti. Dunque si tratterebbe di coinvolgere le case nello sforzo. Gli incentivi pubblici saranno certamente rinnovati anche per il 2019 e in questo contesto il governo intende appunto sollecitare le case automobilistiche a mettere anch’esse un incentivo.
ROTTAMAZIONE DI SUCCESSO - Da gennaio 2018 a oggi le vendite di auto in cui l’acquirente ha beneficiato dell’incentivo alla rottamazione sono già state circa 300.000, mentre ne erano state previste 100.000. Il contributo statale è previsto per la rottamazione di auto a benzina immatricolate prima del 1997 e di quelle diesel ante 2001. Il contributo è ottenibile anche per l’acquisto di un’auto usata, ma deve essere omologata per emissioni di CO2 sino a 130 g/km. L’incentivo è di 1.000 euro o 2.000 per gli acquirenti che sono considerati “non imponibili”, cioè con reddito scarsissimo. Se si acquista un’auto elettrica l’incentivo è di 2.500 euro. Ora il governo vuole che anche le case costruttrici partecipino con un loro incentivo. La proposta dovrebbe essere formalizzata domani, martedì 30 ottobre.