AUTOALIMENTAZIONE - Una visita in cantiere del ministro francese dell’Ambiente Ségolene Royale ha riportato alla ribalta una sperimentazione in atto in Francia. Nella località Tourouvre, nel dipartimento de l’Orne, più o meno a metà strada tra Parigi e Rennes, il tratto della strada che collega l’autostrada con il villaggio sta subendo una trasformazione tecnologica innovativa. L’intervento riguarda un chilometro di arteria e consiste nella installazione di celle fotovoltaiche in grado di generare l’energia elettrica necessaria e sufficiente per far funzionare tutte le installazioni elettriche presenti su quella strada e fornire energia alla zona.
L’ENERGIA SOTTO ALLE RUOTE - Le celle in questione sono le Wattway prodotte dalla azienda specializzata francese Colas. La loro caratteristica è che non sono installate su supporti posti su tetti o piloni, ma “annegate” nell’asfalto stradale mediante pannelli in grado di sopportare il transito degli automezzi, anche pesanti. Nel caso della sperimentazione di Tourouvre si tratta di 2.800 metri quadrati di celle fotovoltaiche. I lavori sono in fase di ultimazione ed entro la metà di dicembre dovrebbero essere consegnati alle autorità locali che gestiscono l’arteria.
GRANDI POTENZIALITÀ - Il sistema Wattway è frutto di ricerche e sperimentazioni condotte per cinque anni dal francese Ines (Istituto nazionale energia solare) in collaborazione con la società Colas, specializzata nei lavori di infrastrutture per i trasporti. Il sistema si basa su speciali celle in silicio policristallino e fu presentato nell’ottobre dello scorso anno. In quell’occasione la Colas comunicò le caratteristiche energetiche del sistema: 20 mq di celle Wattway sono in grado di fornire l’energia elettrica necessaria per una famiglia; un tratto stradale di un chilometro opportunamente attrezzato delle celle Wattway può dare l’elettricità a una comunità di 5 mila abitanti.
OTTIMISMO “VERDE” - La sperimentazione di Tourouvre viene dopo l’installazione di celle Wattway in realtà più piccole e i suoi risultati saranno utili per verificare l’efficienza del sistema. Da parte degli ambienti tecnico-scientifici e del ministero dell’Ambiente c’è una forte convinzione sugli esiti positivi del test.