OPINIONI A CONFRONTO - Usare l’autostrada senza pagare il pedaggio sembrerebbe una cosa illegale ma evidentemente anche di questo comportamento ci sono interpretazioni diverse, persino molto autorevoli. Per esempio, quella della Corte d’Appello di Messina, la quale ha mandato assolto un automobilista accusato appunto di avere superato la barriera del Telepass in velocità viaggiando molto vicino a un’altra vettura che lo precedeva e aveva fatto alzare regolarmente la sbarra con il dispositivo Telepass; e tutto ciò non una volta, ma ben 24 volte, sempre nella stessa autostrada, la Messina-Palermo.
NESSUN SOTTERFUGIO - Denunciato per truffa, nel procedimento di primo grado l’automobilista - un commerciante di Barcellona Pozzo di Gotto - era stato condannato a 8 mesi per truffa, ma aveva fatto ricorso in appello sostenendo che lui non faceva nulla di nascosto, e la Corte d’Appello gli ha dato ragione, affermando che il suo comportamento era ed è regolare.
SCONTRO GIURISPRUDENZIALE - I responsabili di Telepass, nonostante la sentenza della Corte di Appello di Messina, sostengono però con convinzione e determinazione che il comportamento messo in pratica dall’automobilista prima condannato e poi assolto è illegale e configura il reato di truffa, sostenendo che la cosa è anche sancita da una sentenza della Corte di Cassazione. Soltanto che a contraddire l’opinione della Telepass non è un automobilista stanco di pagare, ma i giudici di una Corte di Appello. A questo punto c’è da aspettarsi il ricorso in Cassazione della società Telepass, e magari da auspicare una sistemazione della norma in maniera che non consenta interpretazioni così contraddittorie