NUOVE PROSPETTIVE - Ford, Google (attraverso la divisione Waymo) e Uber sono alcune fra le principali società al mondo che stanno lavorando a nuove forme di trasporto privato, basate sulle tecnologie di guida autonoma e in grado di funzionare senza un vero e proprio guidatore: al passeggero basterà selezionare il punto di raccolta e quello d’arrivo e sarà poi compito del sistema a bordo curare tutte le altre fasi del viaggio. La competizione è molto serrata, in virtù delle grandi prospettive che regalerà un cambiamento di questo spessore. Non a caso la rivalità fra i costruttori si gioca anche sulle tempistiche. Questa sfida potrebbe essere vinta dalla General Motors, stando a quanto annunciato, che intende lanciare nel 2019 il suo servizio di trasporto condiviso basato su auto guidate dall’elettronica.
TEST POSITIVI - La società statunitense lo ha annunciato nel corso di una recente assemblea con gli investitori, stando al sito internet di tecnologia The Verge, poche settimane dopo una dimostrazione su strada pubblica a San Francisco a cui sono stati invitati alcuni giornalisti. Fra questi c’era Meghann Farnsworth, di Recode, secondo cui l’automobile utilizzata per i test (la compatta elettrica Chevrolet Bolt, nella foto sopra) si è comportata bene a eccezione di alcune sbavature: si è fermata quando un cane ha attraversato la strada (senza aggirarlo) e ha guidato con molta flemma, spazientendo talvolta gli altri automobilisti. La tecnologia della guida autonoma però si è dimostrata affidabile e questo interessa maggiormente alla General Motors, che avrà tutti gli occhi addosso e non potrà permettersi di fallire. Il costruttore non ha rivelato in quali città sarà operativo il servizio nel 2019, ma potrebbero essere San Francisco e New York (dove i test cominceranno nel 2018).