DECIDONO LE CITTÀ - In Germania si è fatto un gran parlare di quello che ha deciso poche settimane fa la Corte amministrativa federale di Lipsia, un tribunale che ha permesso alle città di imporre restrizioni per i motori diesel: da ora in avanti è compito loro (e non del governo centrale) decidere quando e come fermare le auto a gasolio più inquinanti nel caso i livelli di inquinamento siano oltre quelli previsti. Il Tribunale ha deciso però che fino al 1° settembre 2019 non potranno essere bloccate le auto diesel Euro 5, immatricolate fra il 2008 e il 2014, che secondo il magazine Autobild sono circa 6 milioni nel Paese. Chi intende allungare la “vita” della propria auto può acquistare un complesso kit per trasformarla in Euro 6, ma una ricerca di Autobild ha dimostrato che solo poche persone sono disponibili a sostenere i costi per l’installazione del dispositivo.
LA SOLUZIONE C'È - Al momento esistono già aziende che sviluppano e installano kit per il trattamento dei gas di scarico (come la Baumot, nella foto in alto un loro catalizzatore SCR), impianti dal costo in generale molto alto (da 1.400 euro fino a 3.300 euro) che utilizzano ammoniaca per eliminare una grossa parte delle polveri sottili tanto dannose per l’uomo, il cosiddetto particolato, un gas nocivo emesso in quantità maggiori sui diesel di vecchia produzione. L’Automobile Club Tedesco ha dimostrato insieme al Ministero dei Trasporti dello stato Baden-Württemberg che questi kit funzionano molto bene. Il “problema” è che nessuno vuole farsi carico dei costi per l’installazione. Il 76% degli automobilisti ha detto all’istituto di ricerca YouGov di non essere intenzionato a sostenere la spesa, a fronte del 12% che si è detto disposto a spendere quanto dovuto pur di non dover sostituire l’auto.
COSTRUTTORI CONTRARI - Nemmeno i costruttori però vogliono sostenere la spesa di un aggiornamento dei vecchi motori, come ha dichiarato il loro rappresentante Bernhard Mattes, che difende gli interessi di una categoria spaventata dai costi salatissimi: le case automobilistiche non potranno certo acquistare kit già pronti e montarli sulle loro auto, ma dovranno mettere a punto una soluzione “interna” e quindi progettare un kit, omologare una seconda volta la vettura e farsi carico della garanzia. Senza contare che allungare la “vita” di auto già su strada vuol dire non venderne di nuove.