STRADA TRACCIATA - La Germania è fra i paesi in Europa che più si stanno muovendo per limitare la circolazione dei veicoli con motori diesel, che emettono meno CO2 di quelli a benzina, ma più particolato sottile e ossidi di azoto dannosi per la salute. Questo grazie ad una sentenza emessa dalla Corte di Cassazione Federale (Bundesgerichtshof), il massimo grado della giustizia civile, con sede a Lipsia, che lo scorso febbraio ha dato il permesso ai comuni di istituire blocchi del traffico in maniera autonoma nei periodi di maggior inquinamento, senza aspettare il via libera da istituzioni statali o federali. Questa decisione è tornata d’attualità nei giorni scorsi, dopo che il tribunale ha pubblicato le motivazioni della sentenza e annunciato che i blocchi possono già entrare in atto.
PRIMA LE EURO 4 - Nel documento di 30 pagine è scritto che le città possono vietare la circolazione fin da subito alle automobili più inquinanti, quindi non è prevista una fase di “transizione” per dar modo alle persone di mettersi in regola alle nuove normative, che andrebbero a penalizzare tutte le auto al di fuori delle Euro 6 (vendute dal 1 settembre 2014). Stando al sito Autonews, in Germania circolano 2,7 milioni di auto a gasolio Euro 6 su 15 milioni di vetture diesel totali. La Corte non ritiene che questo provvedimento debba sostituire quelli messi a punto dagli Stati o dal Governo centrale, è scritto fra le motivazioni, ma avvisa gli amministratori della città che devono far tutto per gradi: ai comuni più grandi viene raccomandato di bloccare all’inizio le meno recenti auto diesel Euro 4, lo standard rimasto in vigore fra il 2006 e il 2008. A febbraio invece la Corte aveva stabilito che i diesel Euro 5 non potessero essere bloccati fino al 2019.