NEWS

Giugiaro si racconta in un video

12 maggio 2015

Il car designer più rappresentativo del ventesimo secolo ripercorre le tappe più importanti della sua carriera.

Giugiaro si racconta in un video
DIKTAT: SI PAGA - Piemontese della Granda, nato in quella Garessio dove il dialetto si mischia a quello dell'entroterra savonese, Giorgetto Giugiaro parla di sé in un video (qui sotto) che accompagna la pubblicazione del libro a lui dedicato, “Giorgetto Giugiaro. Le strade del design”. Con la consueta riservatezza, ma anche con quel pragmatismo che deve avere chi, a causa del proprio talento, deve rapportarsi col mondo, il designer (anzi, il Car Designer del Secolo, premio conferito nel '99 a Las Vegas) si racconta con uno stile inconfondibile: un quarto d'ora è certo poco, ma molto del Giugiaro-uomo, se non in dettaglio, è possibile delinearlo a grandi linee.
 
SOGNI REALIZZATI - Tra i primi argomenti toccati, proprio il luogo d'origine e il trasferimento a Torino, dove intraprende gli studi di disegno tecnico e belle arti; a soli 17 anni, l'assunzione nel Centro Stile Fiat da parte di Dante Giacosa, carismatico personaggio non solo nella tecnica, ma anche nel design industriale. Da lì Giugiaro rievoca come, all'età di 21 anni, mandi a Bertone alcuni bozzetti per arrotondare lo stipendio: il grande Nuccio gli dà l'opportunità di realizzare quello che oggi chiameremmo concept su base di una Chevrolet Corvair. 
 
ORIENTE - Passato a breve alla Ghia e fondata Italdesign, Giugiaro si sofferma a raccontare dell'incontro con Colin Chapman che porta alla realizzazione della Esprit; di qui il racconto spazia in Oriente, quando le auto con gli occhi a mandorla erano realmente di un altro mondo, tanto che a Giugiaro (che firmò la prima Hyundai Pony a fine anni Settanta) piace ricordare i metodi di lavoro radicalmente opposti - evidentemente, peraltro, ammorbiditi, visto che dalla sua matita escono idee per Toyota, Isuzu e Nissan. 
 
DALL'AVVOCATO AL TRIAL - Un continuo di esperienze, quelle di Giugiaro: che nel video racconta di BMW, dei rapporti con il proprio socio Aldo Mantovani (che si è ritirato nel 2007) e con personaggi del calibro dell'Avvocato Agnelli. Ma anche del figlio Fabrizio, che - ancora ragazzo - pare avesse il dono di ricercare la funzionalità nelle auto disegnate dal padre e al quale demandò nel 1993 una concept BMW con motore posteriore. Dei rapporti con la Volkswagen, della paura e della tentazione di essere acquisito (cosa poi successa nel 2010), fino alla parte più intima, quella dedicata allo stare bene da solo, al camminare tra le montagne e - visto che con Giugiaro un motore salta sempre fuori - esplorarle con la moto da trial.


Aggiungi un commento
Ritratto di SINISTRO
12 maggio 2015 - 16:20
3
Insieme a Pininfarina & Da Silva: anche gli amici (mi riferisco a quelli criticoni) di VAG-VW ne sanno qualcosa in merito!!!!
Ritratto di Mattia Bertero
12 maggio 2015 - 16:43
3
Un mio compaesano (almeno di provincia) :-). Uno dei migliori esportatori dell'Italia nel mondo.
Ritratto di SINISTRO
12 maggio 2015 - 17:00
3
In una puntata di un programma in onda su Nuvolari 4 anni fa (il titolo non lo ricordo, ma c'era un giornalista che intervistava gli ospiti, ed un cuoco che preparava piatti a tema), con la sua consueta simpatia e pacatezza raccontò di quando bisognava mettere il suo cognome sulla Golf: alla fine la VW dovette desistere, perchè, sue testuali parole, sarebbe stato un salasso stampare tutte quelle targhette da imprimere sulle auto in questione! Peccato che di uomini così (vedi il grave lutto di Pininfarina) ce ne siano sempre meno :-(((((
Ritratto di TheStig_97
12 maggio 2015 - 17:29
Un'istituzione del car-design e dell'automotive in generale, che è stato in grado di disegnare auto per occidente e oriente, spaziando da utilitarie di successo (Golf, Panda, Punto, Matiz, Passat) ad auto sportive che hanno fatto la storia (Giulia Sprint GT, Delta, Esprit, DeLorean, MC12). Un grande della storia automobilistica italiana e mondiale!
Ritratto di Aristide33
12 maggio 2015 - 18:21
è stato, tanti anni fa, un bravo designer. Ma ben prima del 2010 (quando Italdesign è stata venduta alla VW) aveva ormai perso la bussola. Come non ricordare la Fiat Croma del 2005, plastico esempio di stile italiano andato a male? Oppure l'Alfa 156 II serie, divenuta "Giugiaro design" dopo la sostituzione dei fanalini?
Ritratto di luigi sanna
12 maggio 2015 - 19:02
5
.....