TAPPA A TORINO - I proclami e il grande ottimismo nei confronti della mobilità elettrica non tengono in considerazione gli aspetti meno favorevoli dell’argomento, complice la mancanza di infrastrutture per la ricarica, di uno standard unico per l’alimentazione delle batterie e del generale scetticismo dovuto alla scarsa autonomia delle auto ad emissioni zero. Per approfondire queste tematiche Global EVRT (Eletric Vehicle Road Trip) organizza anche nel 2017 un tour in Europa, con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e cittadini verso mezzi e forme di trasporto puliti. Il tour si è fermato martedì 2 maggio anche a Torino, l’unica città italiana dov’è presente una scuola della ESCP Europe, istituto di formazione post-laurea che ha coordinato la manifestazione e ha l’obiettivo di formare i manager a cui verrà chiesto di affrontare nel concreto queste problematiche.
POCHE COLONNINE - All’incontro partecipavano rappresentanti delle istituzioni e di aziende private. La testimonianza più indicativa è stata quella di Ben Pullen, fondatore di Global EVRT, che ha raccontato le difficoltà trovate al suo arrivo a Torino per caricare le batterie della sua auto. In città sono presenti ad esempio le colonnine della società Bluecar, che gestisce un servizio di auto elettriche in condivisione, ma Pullen non è riuscito a collegarsi in quanto privo della tessera d’iscrizione, che non gli è stato possibile fare sul momento. Pullen ha sottolineato inoltre come a Torino non vi sia ad oggi un albergo dotato del sistema per la ricarica veloce delle batterie, mancanza che allontana dalla città i turisti al volante di una elettrica. Gli esempi sono una prova della scarsa coordinazione fra soggetti pubblici e privati, che non favorisce il successo delle auto elettriche.
VENDITE AL PALO - All’incontro era presente anche Paola Pisano, assessora all’innovazione del Comune di Torino, che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nei confronti della mobilità alternativa, tema affrontato però a livello locale senza linee guida provenienti dal Parlamento: l’Italia rimane una delle poche nazioni in Europa prive di un quadro dettagliato in termini di sviluppo e obiettivi concreti per la mobilità a zero emissioni. Le vendite non a caso ne risentono, se è vero che ad aprile solo 94 persone in tutto il Paese hanno scelto un modello a zero emissioni (lo 0,1% del totale). Il tour raggiungerà Zagabria (Croazia) giovedì 4 marzo, dopo aver toccato Londra e Madrid e prima di spingersi fino a Berlino e Parigi.