RISPOSTA ALLA CRISI - C’era molta attesa per la riunione tenutasi ieri del comitato di direzione della General Motors indetta straordinariamente in Germania, e non a Detroit. Il presidente della GM Dan Akerson e gli altri top manager avevano voluto così sottolineare il rilievo attribuito alla Opel, braccio GM in Europa e da molti anni vero e proprio salasso economico per il gruppo. Dal 1999 a oggi l’Opel ha infatti perso qualcosa come 13,8 miliardi di euro, inclusi l’1,3 relativi al 2012, e la crisi dei mercati europei - a cui è troppo strettamente legata l’attività dell’Opel - rende la prospettiva molto difficile.
UN PIANO DECENNALE - Il top management GM e Opel ha confermato pienamente il piano decennale chiamato DRIVE!2022, che tra le altre cose prevede il lancio di 23 nuovi modelli e 13 nuovi sistemi motopropulsivi entro il 2016, tra cui una nuova famiglia di motori turbodiesel 1.6. Un piano che appunto ha nei 4 miliardi stanziati dal comitato di direzione l’indispensabile supporto finanziario.
DETERMINAZIONE E INTERVENTI - La Opel recentemente ha introdotto sui mercati modelli che hanno raccolto ampi consensi, come la citycar Adam e la suv Mokka, mentre una sorte analoga pare possa avere la recentissima cabrio Cascada. Restano però i problemi economici, affrontati anche con il ridimensionamento produttivo attraverso la decisione di chiudere lo stabilimento di Bochum e il “taglio” di 2000 posti di lavoro in Europa. I piani Opel prevedono di ridurre i costi per 500 milioni all’anno per i prossimi tre anni, parallelamente alla riduzione di 500 milioni della spesa per gli acquisti.
CURATI ANCHE I SIMBOLI - Il nuovo piano strategico da 4 miliardi di euro rappresenta indubbiamente un forte segnale da parte della GM circa la convinzione che l’Opel può tornare competitiva e redditizia, oltre che essere un elemento importante nell’universo General Motors. Da notare che alla visita a Rüsselsheim del top management del gruppo è stata data grande enfasi, anche simbolica. Per esempio, il presidente Dan Akerson ha voluto porre un pezzo del muro di Berlino davanti alla casa del fondatore della Opel, Adam Opel, a simboleggiare la solidarietà tra GM e Opel.