UNA “VECCHIA CONOSCENZA” - Non bisogna essere piloti per intuire lo stretto legame tra pneumatici e sicurezza. Chi è abituato a guidare sempre al limite, però, sviluppa una sensibilità che gli permette di percepire piccole differenze che possono risultare determinanti per affrontare una curva più veloci, frenare meglio o riuscire ad “aprire il gas” prima. È per questo che già nel 1978, all’età di soli 15 anni, Stefano Modena (foto sopra) ha iniziato a collaborare con la Bridgestone per lo sviluppo delle gomme per i kart (con cui all’epoca correva). Lo scambio d’esperienze è poi proseguito anche in Formula 3 (Modena ha conquistato la coppa Europa) e pure dopo la fine dell’avventura in Formula 1. Dal 2001, il campione emiliano ha iniziato a occuparsi di gomme stradali, entrando a far parte del team di sviluppo attivo presso il centro tecnico europeo della Bridgestone, a pochi chilometri da Roma. E oggi è il responsabile dello sviluppo dei pneumatici stradali della casa giapponese.
OBIETTIVO SICUREZZA - Se per i pneumatici da gara conta soprattutto il grip, per una gomma stradale sono determinanti fattori come la precisione e la facilità di guida, oltre a sicurezza, durata e consumo di carburante. Se poi si parla di
gomme invernali, entrano in gioco le condizioni meteorologiche più varie e difficili (neve, ghiaccio, bagnato…). Rendere i pneumatici “versatili e sicuri” è la missione di Stefano Modena e degli altri collaudatori della Bridgestone, che in inverno si trasferiscono in Svezia presso il centro di Vidsel (leggi
qui la news). Nella conferenza in cui la casa giapponese ha annunciato la promozione con cui rimborsa 80 euro a chi compra un treno di gomme entro il 30 novembre (e ha confermato la sponsorizzazione del campionato del mondo di sci), abbiamo incontrato proprio Stefano Modena che ha ribadito l’importanza di viaggiare con le gomme invernali.
NESSUNO ESCLUSO - Anzitutto, il pilota emiliano ha tenuto a precisare che nessun automobilista può pensare di fare tranquillamente a meno delle gomme termiche. Neppure chi guida una suv a trazione integrale. Oltre al fatto che senza le “scarpe giuste” anche il sistema 4x4 più efficace non può fare molto, va considerato che in discesa non è la trazione che lavora, ma il pneumatico: e su un’auto pesante è ancora più importante avere un buon grip, in curva come in frenata. Occorre quindi abituarsi a utilizzare un treno di gomme specifico per l’inverno: frenando su neve, da soli 35 km/h la differenza negli spazi d’arresto per una suv di taglia media può passare da 13 metri (con gomme invernali in buono stato) a 36 (con pneumatici estivi nuovi). Se poi le gomme estive sono usurate, si aggiungono altri sei metri. E sbaglia anche chi tiene tutto l’anno le gomme invernali: oltre a consumarle in fretta, peggiora la sicurezza quando fa caldo (la mescola più morbida si deforma di più). Sfruttando bene il doppio treno di gomme, invece, i pneumatici M+S possono durare anche più di tre anni. Essenziale poi adottare uno stile di guida “predittivo”: individuare, cioè, i pericoli, e reagire evitando (nel limite del possibile) manovre brusche, è ancora più importante quando il fondo si fa più scivoloso.