CONVENIENZE EXTRA MERCATO - La sostituzione delle
gomme è un impegno economico gravoso e spesso porta a cercare soluzioni meno pesanti. Per esempio, ricorrendo all’usato (magari proveniente da auto demolite), per non dire altro. Da qualche anno si è diffuso l’acquisto delle gomme attraverso internet o comunque rivenditori improvvisati che hanno fonti di approvvigionamento fuori dalle reti commerciali regolari. La cosa si fa notare in un primo momento per i prezzi “stracciati” che si incontrano in certe offerte mirabolanti, ma assume poi aspetti meno lunsinghieri.
RISCHI SU STRADA ED ECOLOGIA - Si tratta infatti di questione legata alla sicurezza e al rispetto dell’ambiente. Per quanto riguarda la sicurezza c’è infatti l’incognita della reale consistenza dei prodotti; perché nel settore degli pneumatici esiste anche il fenomeno del falso, la cui qualità crea rischi per la sicurezza. Ma ancora più vistoso è il problema del recupero e riciclo delle gomme acquistate attraverso le modalità normale, dopo che sono arrivate a essere fuori uso.
L’IMPEGNO DEI PROFESSIONISTI - L’organizzazione Ecopneus, società dalle case costruttrici proprio per gestire la raccolta e lo smaltimento del prodotto fuori uso, ha lanciato un grido di allarme, osservando sul territorio come sia grande la quantità di gomme che proprio per la loro origine fuori dalle strutture professionali rischia di non trovare il necessario recupero. A fine vita. Secondo la Ecopneus sono circa 2,5 milioni gli pneumatici introdotti sul mercato italiano senza transitare dai gommisti e dalla rete di distribuzione ufficiale, che fanno pagare un contributo di
3 euro a pneumatico per lo smaltimento,
qui per saperne di più.
IL PROBLEMA DELLO SMALTIMENTO - Il problema ambientale nasce quando queste gomme arrivate sulle strade senza passare dai gommisti arrivano al punto di dover essere sostituite. Se se ne comperano altre sempre attraverso le “vie alternative” sorge il problema di smaltire quelle fuori uso. Presentarsi a un gommista chiedendo di provvedere allo smaltimento non è cosa sensata, quanto a cercare un centro di smaltimento per portare le gomme da buttare diventa molto complicato, perché di centri simili non ce ne sono tanti. Dunque ecco il rischio reale per l’ambiente: che molte di quelle gomme vantaggiose all’acquisto, vengano poi abbandonate dove capita.
TARGET REGOLARI GIÀ RAGGIUNTI - La rete dei gommisti italiani si occupa della raccolta e dello smaltimento delle gomme vecchie quando vende delle coperture nuove. L’attività di raccolta e smaltimento vede appunto impegnata la Ecopneus, che quest’anno ha già raggiunto quella che era la sua previsione di raccolta per tutto l’anno: 225 mila tonnellate di pneumatici. Il fatto è che il settore “grigio” degli acquisti fuori rete ha dato luogo a una grande quantità di gomme fuori uso, che la Ecopneus stima in circa 25 mila tonnellate. L’allarme lanciato dalla Ecopneus è appunto volto a impedire che questa massa di gomme finisca abbandonata nella natura.
FENOMENO IN CRESCITA - Da notare che il fenomeno è in crescita. Nei suoi primi quattro anni di attività Ecopneus ha raccolto circa 67 mila tonnellate di gomme “extra”, cioè in più di quanto era stato calcolato in base al venduto nelle reti ufficiali nell’anno precedente, ma nel 2014 la raccolta oltre il target è cresciuta del 13%, per un totale di quasi 30 mila tonnellate.