GOMME TERMICHE O CATENE? - Tante, persino troppe le ordinanze locali emesse da comuni, province, Anas e società autostrade che impongono l’obbligo di transito con catene a bordo o con gomme termiche montate. A fine novembre 2012 ne risultano 166, ma il loro numero è in aumento (potete trovare l’elenco aggiornato sul sito di Assogomma, a questo link www.pneumaticisottocontrollo.it/ordinanze.php). L’associazione, di cui fanno parte i principali produttori di pneumatici operanti in Italia (Bridgestone, Continental, Goodyear-Dunlop, Marangoni, Michelin, Pirelli e Yokohama), sta premendo affinché si arrivi a una norma univoca su base nazionale. In attesa che i nostri legislatori mettano a punto regole chiare, l’Assogomma ha commissionato al Politecnico di Torino uno studio per capire se e quanto costino di più i pneumatici invernali rispetto alle catene.
UNA BELLA SORPRESA - I risultati di questa analisi sono stati illustrati oggi a Milano dal direttore di Assogomma, Fabio Bertolotti, e da Giulio Zotteri, professore della facoltà di Ingegneria Gestionale e della Produzione presso il Politecnico di Torino. I calcoli degli ingegneri piemontesi hanno preso in esame centinaia di variabili e diversi scenari. Semplificando al massimo, è stato calcolato il maggior costo annuale dei pneumatici invernali rispetto all’acquisto di catene da neve da abbinare alle gomme estive. Cinque i modelli di vetture presi in esame (Fiat Panda e Punto, Alfa Romeo Giulietta, Nissan Qashqai e Ford C-Max), per rappresentare varie tipologie di automobilisti. Di questi sono stati considerati diversi chilometraggi e periodo di possesso dell’auto: due, quattro o otto anni. La sorpresa è che, rispetto all’acquisto delle catene, in molti casi non si spende più di una cinquantina di euro in più all’anno: poca cosa rispetto alle spese di gestione di una vettura. E se si considera che, andando due volte all’anno dal gommista, automaticamente si controllano le pressioni dei pneumatici, si può considerare pure un risparmio di carburante (viaggiare con gomme sgonfie aumenta i consumi almeno del 3-4%): così, montare le gomme invernali equivale a risparmiare soldi.
MA SULLA SICUREZZA NON SI DISCUTE - Da rivedere, quindi la convinzione che i pneumatici invernali siano un lusso. Certo, se si guarda solo alla spesa d’acquisto si può essere titubanti, ma se la si spalma negli anni (considerato anche che quando si usano le “termiche”, le gomme estive non si consumano) c’è persino una convenienza economica. Per non parlare poi dei vantaggi in termini di sicurezza (e praticità), anche rispetto alle catene: non occorre fermarsi per montarle, non ci sono vibrazioni, non si guida un mezzo altamente instabile (le catene infatti aumentano il grip solo sulle ruote su cui vengono montate). Inoltre, i pneumatici invernali non danno benefici solo quando nevica, ma durante tutta la brutta stagione: basti pensare ai preziosi metri guadagnati nella frenata sul bagnato documentati dal video qui sotto.
M+S POTREBBE BASTARE, MA… - Per la legge sarebbe sufficiente la marcatura M+S, o M/S (è stampigliata sul fianco del pneumatico) per indicare una gomma con cui poter transitare nei tratti in cui vige l’obbligo di catene a bordo. Tuttavia, per viaggiare sicuri, il nostro consiglio è di cercare delle “vere” invernali, con battistrada a lamelle e mescole studiate apposta per le basse temperature: infatti, la marcatura M+S è permessa anche per le gomme “all season”, adatte a più stagioni. Le “vere” invernali sono in genere contraddistinte da un simbolo, impresso sempre sul fianco del pneumatico: la montagna stilizzata con all’interno il fiocco di neve (qui sopra). A livello europeo si sta lavorando per avere norme che lo rendano obbligatorio: e, secondo il direttore di Assogomma, potremmo vedere i risultati entro un anno.