UN TERZO IN MENO - L’industria dell’auto è stata fra le più colpite dalla pandemia di coronavirus, come testimoniano le consegne al ribasso in tutti i Paesi al mondo e i deludenti risultati delle case produttrici, che hanno visto precipitare le immatricolazioni e di conseguenza il fatturato. Fra le prime a dare la misura della situazione c’è il Gruppo Renault, del quale fanno parte il marchio sportivo Alpine, la Dacia, la AvtoVaz (presente soprattutto in Russia con il marchio Lada), la Renault e la coreana Samsung: in totale, le consegne nel primo semestre del 2020 sono state pari a 1.256.658 veicoli, il 34,9% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. La Renault ha immatricolato 623.854 auto, il 41,8% in meno, mentre le vendite della Dacia sono diminuite del 48,1% a 161.334 veicoli.
I PRINCIPALI MERCATI NEL 1° SEMESTRE 2020
A GIUGNO IL RIMBALZO - In questa negativa situazione, il costruttore francese prova lo stesso a guardare il bicchiere mezzo pieno e sottolinea alcuni positivi risultati. A giugno, quando le vendite nell’Unione Europea, nel Regno Unito e nell’area Efta (Islanda, Norvegia, Svizzera) sono diminuite del 24,3%, i marchi capofila del Gruppo hanno fatto meglio rispetto alla media del mercato: la Renault ha perso “soltanto” il 14,7% e la Dacia ha ceduto il 17,8%. Il Gruppo Renault, il cui calo a giugno è stato del 15,7%, sembra essersi rimesso in moto prima dei costruttori rivali, che hanno accusato perdite superiori al 20%: del 24,8% la Volkswagen, del 28,3% la PSA. Una forte spinta alle vendite del marchio Renault è arrivata dall’utilitaria elettrica Zoe, che ha raccolto circa 11.000 ordini a giugno e 37.540 da inizio 2020: è circa il 50% in più rispetto al primo semestre del 2019.