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Il Gruppo Volkswagen interessato a Europcar 

di Paolo Alberto Fina
Pubblicato 25 giugno 2020

Secondo indiscrezioni, la casa tedesca potrebbe acquistare la nota società di autonoleggio, in crisi come le altre del settore.

Il Gruppo Volkswagen interessato a Europcar 

SPOSTAMENTI RIDOTTI - L’emergenza sanitaria e le misure per contenerla hanno mandato in crisi il settore dei viaggi. A pagare un prezzo alto sono le società di autonoleggio, che hanno visto ridursi drasticamente il giro d’affari a causa della quasi totale mancanza di clienti: alcune sono andate in amministrazione controllata, come l’americana Hertz (qui la news), mentre altre hanno perso valore e potrebbero subire un riassetto societario. È il caso della francese Europcar, presente con oltre 200 uffici di noleggio in Italia e 3.835 all'estero, che sarebbe finita nel mirino del Gruppo Volkswagen, secondo le indiscrezioni raccolte dall’agenzia Bloomberg. 

CAMBIO DI STRATEGIA - La Europcar, il cui nome completo è Europcar Mobility Group, ha una capitalizzazione di 390 milioni di euro e debiti per oltre 1 miliardo. Il suo principale azionista è la società di investimenti Eurazeo, che attualmente ne detiene circa il 30% delle quote e la acquistò nel 2006 proprio dalla Volkswagen (pagando 3,32 miliardi). Ora però la casa tedesca sembra voler tornare sui propri passi: non solo perché riuscirebbe a riprendersi la Europcar ad una cifra assai inferiore di quella incassata, ma perché avrebbe un grosso cliente a cui vendere migliaia di automobili ogni anno (al 31 marzo 2020, la Europcar gestiva 287.200 automobili in tutto il mondo).



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Ritratto di Lorenz99
25 giugno 2020 - 14:38
COME IN TUTTE LE GUERRE E CARESTIE,CHI HA LIQUIDITÀ FA GRANDI AFFARI. PENSARE CHE SAREBBERO DOVUTI FALLIRE CON IL DIESEL GATE, INVECE SONO TORNATI PIÙ FORTI DI PRIMA. FOSSERO STATI ITALIANI SAREBBERO DEFINIBILI MAFIOSI. MA LORO SONO OLTRE, TRUFFANO STATI DI TUTTO IL MONDO , FRODE IN COMMERCIO CON PRODOTTI NON OMOLOGATI A 10 MIL. DI PERSONE. E SONO ANCORA LI, COME NON FOSSE SUCCESSO NULLA. CON LA COMPLICITÀ MASOCHISTA DI CHI HA UN AUTO TAROCCATA E CONTINUA A COMPRARNE ALTRE.
Ritratto di treassi
25 giugno 2020 - 14:49
Sempre meglio di chi prende soldi da 40 anni dallo stato (dal popolo quindi..) per fare carrette ZERO STELLE, intascarsi i profitti, piangere miseria e ricattare... e ricominciare il giro... per me erano da far fallire già a metà anni 80... FALLITI!
Ritratto di Elix69
25 giugno 2020 - 15:10
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Ritratto di Vincenzo1973
25 giugno 2020 - 15:34
i soldi Treassi li prendono tutti, compresi i tedeschi...sei un disco rotto, dici sempre le stesse cose (disinformate)
Ritratto di treassi
25 giugno 2020 - 16:23
Però li fanno fruttare, Fiat li fa sparire... SPARITE!!! AHAHAHAH AHAHAHAH AHAHAHAH AHAHAHAH
Ritratto di Vincenzo1973
25 giugno 2020 - 16:50
se lo dici tu che sei cosi informato...VW in particolare li ha fatti fruttare con la piu grande truffa della storia dell'auto..ma tu dormivi quando e' successo (giusto come esempio) ps che tristezza i commenti con le risate finali finte..sanno di film di Pierino
Ritratto di treassi
25 giugno 2020 - 16:59
Mi pare che anche FCA abbia avuto le sue belle multe per le emissioni.... comunque... Col fischio o senza?? AHAHAHAH AHAHAHAH AHAHAHAH AHAHAHAH AHAHAHAH
Ritratto di Zucchini
27 giugno 2020 - 16:51
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Ritratto di Alfiere
25 giugno 2020 - 15:28
2
Riesci a scrivere senza caps come una persona normale? Ma i moderatori non ci sono a bannare sto boomerone?
Ritratto di Alfiere
25 giugno 2020 - 16:04
2
Penso che lo scopo, piu di mettere a conto vendite facili, sia quello di dotarsi di una struttura in grado di gestire un differente modello di mobilità e di proprietà del mezzo. La soluzione piu facile al costo delle elettriche sarà appunto questa.
Ritratto di Rav
25 giugno 2020 - 22:52
4
L'importante è che venga mantenuto il livello del servizio. Con Europcar mi sono trovato decisamente meglio che con altre compagnie. Per il resto è un peccato ma questo tipo di attività è tra le più colpite da questa crisi.
Ritratto di Giulio Menzo
3 luglio 2020 - 12:29
2
Bé mi sembra una mossa intelligente, in questo modo risparmierebbe sull'acquisto e avrebbe una rete di rivenditori già pronta sul territorio a cui rivendere gli eccessi di produzione

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