PREVENZIONE - Un interessante progetto pilota per prevenire incidenti stradali dovuti all’alcol è stato messo a punto dalla multinazionale tedesca
Dräger (che, fra l’altro, fornisce gli
etilometri alle forze dell’ordine italiane) in collaborazione con la piemontese Bus Company, una delle principali realtà di trasporto persone italiane. L’idea è semplice: installare apparecchi che blocchino l’avviamento del motore nel caso in cui l’autista abbia superato un determinato limite stabilito dal datore di lavoro (a termini di legge il tetto è di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue, ma con tolleranza zero per i neopatentati e i guidatori professionali: vedi
qui). L’operazione vede due
autobus di linea e otto mezzi turistici equipaggiati con lo strumento “Dräger Interlock 7000”, e contraddistinti da vetrofanie con lo slogan “I nostri autisti non sbuffano…soffiano!”.
BASTANO POCHI SECONDI - Come la cosa funzioni lo ha spiegato, durante la presentazione dell’apparecchio a Corsico (Milano), Michele Colangelo, responsabile vendite settore gas detection della Dräger. “Il dispositivo è composto da uno strumento palmare, installato nel cruscotto del veicolo, e da un’unità di controllo che registra i dati dell’utilizzatore. Per avviare il veicolo, la procedura è quella dell’alcoltest tradizionale: occorre soffiare per qualche secondo nell’etilometro. Se i valori sono nella norma prestabilita, l’unità di controllo sblocca il dispositivo che inibisce la messa in moto del veicolo. Se invece rileva alcol nell’aria espirata, il motore non parte”. Volendo, può essere utilizzato in combinazione con un modulo GPRS (una tecnologia di telefonia mobile cellulare) e una videocamera.