ECCO LA PROSSIMA MAZDA 2 - La Mazda ha svelato a Ginevra il prototipo Hazumi, che per esplicita dichiarazione della Mazda prefigura l’imminente nuovo modello di utilitaria della casa, in pratica la nuova Mazda2. La catalogazione come utilitaria è della stessa Mazda, anche se i 407 cm di lunghezza (con passo di 258,5 cm) la rendono abbastanza abbondante per questa categoria, e d’altra parte il colpo d’occhio porta a percepirla come qualcosa di più. L’impostazione della carrozzeria è abbastanza tradizionale, fatta salva forse la accentuata inclinazione della parte posteriore, di solito un po’ più verticale. A farsi notare fino a candidarsi a elemento caratterizzante del design della Hazumi è la parte anteriore, non tanto nella vista prospettica davanti, quanto nel suo profilo visto di lato.
PICCOLE COSE COLPISCONO - Vista di lato la Mazda Hazumi mette in evidenza il tratto perfettamente verticale che dall’estremità del cofano motore scende sino in fondo, alla fine del paraurti. Questo profilo conferisce imponenza all’immagine della Mazda Hazumi, contribuendo a slanciarla in verticale. Così, anche con un’altezza non particolarmente elevata (145 cm), la Hazumi gioca strizza l’occhio alla tendenza verso sagome appunto molto verticali, come il mercato mostra di gradire. A fronte di una linea generale senza elementi di rottura, la Mazda Hazumi presenta una serie di particolari ricercati capaci di farsi notare e di dare particolarità al modello. È il caso del design degli specchietti retrovisori esterni, delle luci secondarie a led sistemate nella parte bassa della parte sia davanti che dietro, il raccordo tra la cornice della mascherina e i fari principali. Così come sanno richiamare l’attenzione i gruppi ottici posteriori, in cui la sagoma triangolare ospita un motivo circolare a led.
ABITACOLO AVVENIRISTICO - Dove invece la personalità della Mazda Hazumi non è fatta di dettagli insoliti ma dagli stessi fondamentali del progetto, è nell’abitacolo. Le forme, le finiture, l’allestimento sono tali che fanno pensare a una concept car da salone destinata ad alimentare la raccolta delle concept car del museo della casa. Sarà davvero interessante vedere se la Mazda di serie derivata dalla Hazumi proporrà le soluzioni interne di quest’ultima. Intanto i sedili sono autentici gusci sottilissimi che è facile immaginare regalino un guadagno di spazio non da poco. Ma oltre allo spessore minimo, presentano anche una forma insolita, appunto a guscio. Impostazione avveniristica ha tutto il “pacchetto” strumentazione-plancia-console. Intanto, è da notare il profilo asimmetrico della plancia, prodotto dalla scelta di inserire la “palpebra” del cruscotto nella stessa linea della plancia, modificando solo il materiale all’altezza della strumentazione.
AMBIENTE “SPAZIALE” - Il tunnel centrale è stretto, ospitando il selettore del cambio molto sottile. Ne deriva una grande “pulizia” dell’insieme, rafforzata ulteriormente dalla console estremamente essenziale - quasi da cockpit di astronave - con tre sole manopole e il display superiore, di dimensioni contenute. Da notare che la Mazda Hazumi ha solo quattro posti. La Mazda ha colto l’occasione della presentazione della Hazumi per lanciare anche un nuovo motore turbodiesel. Si tratta del 4 cilindri Skyactive-D 1.5 di cui la Mazda non ha comunicato caratteristiche, a esclusione del dato relativo alle emissioni di CO2: 90 g/km. In battuta con i tempi e con i gusti del pubblico più giovane (a cui evidentemente la Mazda si rivolge con questa proposta) la Hazumi è dotata del dispositivo MZD Connect, che consente la connettività a bordo della vettura, per smartphone e dispositivi vari. Sarà da vedere che cosa sarà adottato sulla versione di serie.