SI COMPRA O SI NOLEGGIA - La
Honda Clarity ha l’aspetto di una tradizionale berlina a quattro porte, ancorché dallo stile molto più coraggioso ed elaborato rispetto alla media. La sua carrozzeria nasconde in realtà una meccanica di prim’ordine: il motore elettrico viene alimentato da una cella a combustibile (fuel cell), la cui fonte di energia è l’idrogeno contenuto all’interno di un serbatoio ad alta pressione. La Honda Clarity va pertanto considerata una fra le primissime vetture di serie ad utilizzare questo tipo di carburante. Tale novità si riflette nel prezzo di listino: la berlina giapponese sarà in vendita entro la fine del
2016 ad una cifra vicina ai 60.000 dollari (55.000 euro al cambio corrente), ma potrà essere noleggiata versando circa 500 dollari (460 euro) al mese.
PREZZI SIMILI ALLA MIRAI - La formula di pagamento della Honda Clarity è molto simile a quella stabilita per la Toyota Mirai, l'unica vettura di serie a celle di combustibile oggi in vendita: la Mirai può essere acquistata a 58.335 dollari o noleggiata a 499 dollari al mese, cifra nella quale rientra la disponibilità gratuita di idrogeno per un tempo massimo di tre anni. Non è chiaro se la Honda preveda agevolazioni di questo tipo, come va ancora stabilita l’esistenza di un eventuale anticipo: il noleggio della Mirai viene sbloccato versando 3.649 dollari al momento della firma, ma questa eventualità non viene al momento citata dalla Honda. L’azienda ha stabilito in ogni caso di offrire la Clarity inizialmente sotto forma di noleggio, per poi iniziare la vendita “libera” quando il mercato sarà più maturo.
SOLO IN CALIFORNIA - La Honda Clarity sarà ordinabile in quattro aree selezionate della California, all’interno di punti vendita certificati: questi si trovano a Los Angeles, nella Contea di Orange, nell’area della Baia di San Francisco ed a Sacramento. La Honda si aspetta numeri di vendita molto contenuti, in rapporto alle dimensioni ancora poco sviluppate del mercato automobilistico per le vetture ad idrogeno: basti sapere che in tutti gli Stati Uniti vi sono appena 14 distributori di idrogeno. La berlina va pertanto considerata una sorta di manifesto tecnico: porta all’esordio una tipologia di alimentazione che potrebbe conquistare in futuro una schiera di fedelissimi, ma allo stesso tempo fa da traino a modelli più tradizionali e di volume. Nel 2018, ad esempio, verrà lanciata sul mercato una ibrida con batterie ricaricabili (plug-in) costruita sulla medesima piattaforma della Clarity.
IBRIDO DI NUOVA FATTURA - Questa vettura porterà all’esordio uno schema ibrido di seconda generazione, chiamato i-MMD, che la Honda ritiene più evoluto rispetto al sistema ibrido della Accord Plug-In Hybrid: la tecnologia è molto simile, ma le batterie saranno più moderne e garantiranno percorrenze maggiori. La Honda dichiara un’autonomia in modalità elettrica superiore di circa 20 chilometri rispetto alla Accord ibrida, capace di “soli” 24 chilometri. L’azienda sottolinea che i circa 45 chilometri di autonomia “elettrica” sono più che sufficienti per consentire alla maggior parte degli automobilisti statunitensi di compiere i loro trasferimenti giornalieri senza produrre emissioni nocive, anche viaggiando lungo tratti autostradali.
IL PIENO IN TRE MINUTI - La Honda Clarity 2016 rappresenta l’ultima evoluzione di un progetto risalente al 2002, quando la Honda stabilì di impegnarsi con decisione su una vettura alimentata ad idrogeno. Da allora ha realizzato tre generazioni di auto a idrogeno (le altre sono le FCX del 2002 e FCX Clarity del 2008) che sono state dati in leasing solo a clienti selezionati e istituzioni. La Clarity è una berlina lunga 489 cm, a quattro porte, dai numeri non troppo diversi rispetto ad una comune berlina per le famiglie: la casa giapponese dichiara una potenza massima di 177 CV ed un’autonomia di 700 chilometri, sufficienti per eliminare la percezione di avere i chilometri contati (tipica delle auto elettriche). Bastano circa tre minuti per effettuare un pieno di idrogeno. L’aspetto tecnologico della carrozzeria si riflette anche nell’abitacolo, dove sono presenti la strumentazione digitale ed un ampio schermo a sfioramento: da qui è possibile gestire buona parte delle funzioni.