CONTESA PER 17 “TERRE” - Secondo gli esperti il futuro sarà dominato dai Paesi che detengono acqua, fonti energetiche e le cosiddette terre rare. Si tratta di 17 elementi chimici, tra i quali lantanio e cerio, difficili da trovare ed estrarre e, di conseguenza, molto costosi sul mercato. A incrementarne le quotazioni negli ultimi anni (i prezzi di alcuni elementi sono saliti del 3.000%) è soprattutto l'impiego nelle nuove tecnologie e, in particolare, delle moderne batterie utilizzate sui prodotti dell'elettronica di consumo (dagli smartphone alle fotocamere) e sui veicoli ibridi ed elettrici. Oltre al costo elevato, l'altro problema legato alle terre rare deriva dall'alto potenziale inquinante se disperse nell'ambiente dopo l'utilizzo.
IL PROGETTO DI HONDA - Per fare fronte al doppio limite delle terre rare (alto costo e potere inquinante), la Honda ha annunciato un piano di riciclo dei preziosi elementi presenti nelle batterie al nichel-metallo idruro utilizzate a partire dal 2000 sulle propria gamma ibrida (nelle foto la Insight). Un'iniziativa avviata con l'accordo con due industrie chimiche, la TDK Corporation e la Japan Metals & Chemical, che consentirà il recupero delle terre rare e il loro ripristino per l'impiego nella produzione di altri accumulatori. L'obiettivo, però, è di incrementare il riciclo per riuscire a utilizzare il materiale anche per la costruzione dei magneti dei nuovi motori elettrici destinati alle future auto ibride.