POCA AUTONOMIA - La casa che tra le prime lanciò sul mercato un'auto elettrica nel 1997, la Honda EV Plus (in produzione per soli due anni), ora è scettica sul successo di questo genere di auto. È quanto riferisce un giornalista di Bloomberg News che ha intervistato il capo della ricerca della Honda, Tomohiko Kawanabe, il quale afferma: "bisogna vedere se i consumatori saranno disposti a accettare la limitata autonomia delle auto elettriche e il "fastidio" dei lunghi tempi di ricarica", per poi aggiungere, "stiamo continuando la ricerca nel campo delle auto elettriche, ma allo stato attuale non mi sentirei di consigliarle".
C'È CHI CI CREDE - Lo scetticismo della Honda è in contrasto con le previsioni di un altro grande costruttore giapponese, la Nissan, che prevede entro il 2020 una quota di mercato del 10% per le vetture elettriche. Il problema è che auto come la Leaf o la Mitsubishi i-Miev hanno un'autonomia dichiarata, di circa 150-160 km, influenzata dall'uso dei servizi di bordo, come l'aria condizionata, o dal percorso: si consuma di più nei lunghi percorsi con l'acceleratore sempre premuto. Infatti, non tutti la pensano come la Nissan: secondo Menahem Anderman, presidente di una società di consulenza per le energia alternative chiamata Advanced Automotive Batteries, entro il 2020 non più dell'1% delle auto al mondo monterà un motore elettrico.
IN COSA CREDE LA HONDA - La Honda ha una sua visione sull'auto elettrica esemplificata dal prototipo FCX Clarity (foto sopra), spinto sì da un motore elettrico, ma alimentato da una cella a combustibile che non viene ricaricata dalla presa di corrente, ma produce elettricità perché alimentata dall'iderogeno che si trova in un apposito serbatoio installato sull'auto stessa.
CHI HA RAGIONE? - In realtà nessuno, nel senso che non esiste, a oggi, una soluzione "definitiva". Le tecnologia delle attuali batterie è limitata e si attende un salto generazionale (che però non avverrà a breve) per vedere "pile" con una capacità significativamente maggiore di accumulare energia. Quindi, verosimilmente, entro i prossimi 10 anni le elettriche pure saranno prevalentemente auto da città. Per i percorsi più lunghi ci saranno le ibride nelle loro varie forme. Le elettriche alimentate a idrogeno come la Honda FCX Clarity dovrebbero avere un mercato più limitato, perché soggette alla diffusione di una capillare rete di stazioni di rifornimento, operazione molto costosa e che coinvolge più Paesi nel mondo.