PASSO IN AVANTI - La berlina Hyundai Ioniq verrà utilizzata come base per le tecnologie di guida autonoma a cui la casa sta lavorando, a partire dal sistema LiDAR, più evoluto e sofisticato rispetto ai sensori e alle telecamere utilizzati su modelli analoghi. Un prototipo della Ioniq è presente al Salone dell’automobile di Los Angeles e differisce rispetto a quelli visti di recente di altri costruttori (per esempio la Ford, qui per saperne di più), perché i visori del LiDAR non si trovano all’interno di una torretta sul tetto ma nel fascione anteriore: gli ingegneri della Hyundai sono riusciti a garantire lo stesso livello di affidabilità pur non intaccando l’estetica dell’auto, avvicinando il momento in cui questa tecnologia (ancora però molto costosa) sarà disponibile a livello industriale. Il sistema LiDAR (acronimo di Light Detection and Ranging) invia una serie di impulsi laser e ricostruisce in maniera dettagliata quello che avviene intorno al prototipo, stabilendo la posizione esatta di altre automobili e degli oggetti che la circondano.
NUOVO SISTEMA OPERATIVO - La Hyundai ha costruito tre esemplari della Ioniq a guida autonoma e ci lavorerà nel Paese d’origine, la Sud Corea, e anche negli Stati Uniti: il Nevada le ha concesso a fine 2015 una targa speciale per effettuare esperimenti su strada pubblica. Il sistema LiDAR verrà supportato da un radar frontale, che rileva la posizione e la velocità delle automobili in traiettoria; da tre telecamere, alla sommità del parabrezza, che leggono i cartelli stradali, le linee di demarcazione e la presenza di eventuali pedoni; da un’antenna Gps, necessaria per fornire la posizione dell’auto; da un sistema di mappatura ad alta definizione e dal sistema che tiene sotto controllo gli angoli ciechi. I prototipi della Ioniq serviranno inoltre alla Hyundai per dare origine ad un sistema operativo specifico per automobili senza conducente, che avrà bisogno di minori risorse in termini di calcolo rispetto ad altri. Una prima prova pubblica della Ioniq verrà condotta a gennaio 2017.