MASCHERINA “TAPPATA” - La Hyundai ha programmato l’arrivo entro i prossimi sette anni di 18 automobili ibride, elettriche o alimentate ad idrogeno, che serviranno al costruttore orientale per la sua strategia di riduzione dei gas inquinanti emessi allo scarico. Fra questi modelli c’è anche la Hyundai Kona Electric, variante con il motore elettrico della suv più piccola della casa, che viene mostrata per la prima volta al pubblico qui al Salone dell’automobile di Ginevra e mantiene quasi del tutto invariato lo stile della Hyundai Kona già in vendita. Le principali differenze si trovano nel frontale: la Kona Electric non ha un motore a benzina o gasolio da raffreddare e quindi le aperture sul “muso” per il passaggio dell’aria sono meno accentuate. Le ruote di 17” hanno un disegno specifico, non c’è lo scarico e dietro uno sportellino nella mascherina si trova la presa per la ricarica delle batterie.
DUE TIPI DI BATTERIA - Il progetto della Hyundai Kona prevedeva sin dall’inizio la versione dotata di motore elettrico e ciò ha permesso alla Hyundai di non intaccare lo spazio interno, che secondo le anticipazioni è analogo alle Hyundai Kona con motore termico. Solo il portabagagli perde qualche litro di capacità (332 contro 371 litri), ma al suo interno è stato ricavato un pozzetto in cui riporre il cavo per le batterie. La Hyundai Kona Electric si potrà ordinare con una batteria da 39 kWh per spostamenti brevi o con una da 64 kWh per lunghi tragitti. Fra le due cambiano i pesi, i costi e anche i motori, visto che nel primo caso eroga 135 CV e nel secondo 204 CV. Le percorrenze dichiarate sono di 300 e 470 km rispettivamente. Per ricaricare la batteria da 39 kWh servono al massimo 6 ore e 10 minuti, secondo la Hyundai, che parla di un tempo fino a 9 ore e 40 minuti per la ricarica completa delle batterie da 64 kWh attraverso un impianto casalingo.