SPOSTAMENTI NOTI - Attraverso la geo-localizzazione e le app che la sfruttano, gli smartphone possono tracciare gli spostamenti e indicare la quantità di persone che si trovano contemporaneamente in un luogo, sia all’aperto che al chiuso (come ad esempio un negozio o un ristorante). Sulla base di queste informazioni, raccolte in forma anonima, la divisione per la salute di Google ha messo a punto il Covid-19 Community Mobility, un rapporto che mette a confronto i dati sugli spostamenti in due periodi differenti: la prima edizione dello studio, che verrà pubblicato a cadenza periodica, paragona i dati di domenica 16 febbraio con quelli di domenica 29 marzo, quando in molti Paesi del Mondo erano attive le restrizioni alla circolazione per frenare la diffusione del coronavirus.
TUTTI A CASA - Analizzando i dati relativi all’Italia, si scopre che il calo maggiore è stato registrato per gli spostamenti verso negozi, musei, teatri, ristoranti e centri commerciali: ben il 94% in meno. Google ha rilevato un calo del 90% verso parchi, aree verdi, aree cani e piazze, mentre gli spostamenti verso negozi di alimentari, supermercati e farmacie si sono ridotti dell’85%. Nelle stazioni di metro, bus e treni il calo è stato dell’87%. Minore la contrazione degli spostamenti verso l’ufficio: “solo” del 63%. L’unico dato in contro tendenza è per gli spostamenti verso le aree residenziali, aumentati del 24%. I dati regionali sono per lo più in linea con la media nazionale, con l’unica eccezione della Valle d’Aosta: qui gli spostamenti verso le aree residenziali sono aumentati del 36%, ma Google spiega di non avere abbastanza informazioni per rendere il dato affidabile.
IN SVEZIA SI VA AL PARCO - Considerando gli altri Paesi più gravemente colpiti dalla pandemia, si nota che le percentuali dell’Italia sono allineate a quelle della Spagna. In Francia, invece, gli spostamenti sono diminuiti in misura minore, pari all’88% verso i negozi, all’82% verso i parchi e al 72% verso gli alimentari, mentre nel Regno Unito sono calati rispettivamente dell’85%, del 52% e del 46%. In Germania e Svizzera i dati sono simili al Regno Unito, a differenza della Svezia, una delle poche nazioni europee a non aver ancora introdotto estese restrizioni: qui i trasferimenti verso i parchi sono aumentati del 43%. Negli Stati Uniti i trasferimenti verso i negozi si sono ridotti del 47%, gli alimentari del 22% ed i parchi del 19%. Non disponibili i dati per la Cina, dove Google è fortemente limitato.