SOLO 265 - Spyker Cars è un piccolo costruttore automobilistico, fondato nei Paesi Bassi nel 1999 da Victor Muller e Maarten de Bruijn, che ha ripreso il nome dell’omonimo costruttore olandese, attivo dal 1880 al 1926 nella produzione di motori per l'aviazione. Per questo tutte le Spyker presentano diversi dettagli ispirati al mondo dell'aeronautica. La casa ha prodotto circa 265 auto in totale, soprattutto dei modelli C8 Spyder e C8 Aileron.
STORIA TRAVAGLIATA - La pur breve storia della Spyker è stata piuttosto travagliata, con due passi più lunghi della gamba che misero il costruttore al tappeto: l’entrata in Formula 1 nel 2007, esperienza subito archiviata l’anno successivo con la cessione della squadra, e soprattutto l’acquisto della Saab dalla GM nel 2010, della quale non riusci ad evitare il fallimento. Questa operazione portò alla bancarotta della stessa Spyker nel 2014. Dopo un periodo di silenzio, nel 2016 la società olandese tornò presentando la C8 Preliator, mai arrivata sul mercato. Seguì un nuovo oblio, che sembra concludersi oggi.
FORZE FRESCHE - Infatti, la Spyker ha annunciato di aver trovato nuovi finanziatori: sono il miliardario di origine russa Boris Rotenberg, proprietario dell’importante azienda di costruzioni SMP, e il suo socio Michail Pessis, fondatore dell’impresa Milan Morady SA, specializzata nel personalizzare auto e altri oggetti di lusso. Rotemberg e Pessis sono anche i co-proprietari della scuderia SMP Racing, che partecipa al campionato del mondo endurance. Con il loro supporto economico, la Spyker Cars ha in programma di lanciare sul mercato, dal 2021, le auto derivate da quei prototipi svelati, ma mai entrati in produzione. Come la Spyker B6 Venator, con motore a 6 cilindri, la Spyker C8 Preliator, con l’8 cilindri, e la suv D12 Peking-to-Paris. Il tutto in una nuova fabbrica che dovrebbe trovarsi in Germania. Sempre nel 2021, stando agli annunci, verrà aperto il primo punto vendita a Monaco.