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L’impegno della Volvo contro la plastica nei mari

20 settembre 2018

La casa svedese partecipa al progetto che della società LifeGate che punta all’eliminazione della plastica dal mare.

L’impegno della Volvo contro la plastica nei mari

NON SOLO AUTO “VERDI” - Le case automobilistiche sono sempre più impegnate sui temi dell’ambiente. Non più soltanto producendo veicoli “green” e neanche più solo nell’allestire stabilimenti di produzione a basso impatto ambientale. No ormai l’impegno va oltre, sotto forma di contributi ecologisti estranei alla loro attività. L’ultimo esempio viene dalla Volvo che ha dato il suo sostegno al progetto LifeGate PlasticLess, volto alla pulizia dei mari dalla plastica. La settimana scorsa il progetto è entrato nella sua fase operativa con la posa del primo “cestino del mare” Seabin (qui sotto) nel porto turistico di Varazze, in provincia di Savona. Nelle prossime settimane a Cattolica e a Venezia Certosa verranno collocati altri due di questi dispositivi utili a eliminare sacchetti, bottiglie, piatti, bicchieri e quant’altro di plastica viene gettato in mare.

IMPEGNO SU FRONTI DIVERSI - Ognuno de dispositivi Seabin è capace di raccogliere e trattenere oltre mezza tonnellata di rifiuti plastici all’anno, comprese le microplastiche. Il contributo del progetto è dunque concreto e importante. LifeGate PlasticLess, di cui Volvo Car Italia è partner, fa capo a LifeGate, società per azioni italiana che opera nel sociale dando supporto a iniziative di vario tipo, tra cui quello ambientale. Va però aggiunto che la Volvo interviene anche a livello più globale. Da quest’anno infatti la casa svedese è partner dell’Onu nel sostenere la campagna Clean Seat, anche questo mirante alla pulizia dei mari.

PLASTICA MONOUSO AL BANDO IN AZIENDA - Questo contributo dato dalla Volvo all’impegno per la difesa dell’ambiente marino dall’invasione dalla plastica si accompagna al coerente sforzo che la casa svedese sta portando avanti al suo interno. Non solo negli stabilimenti di produzione e con una gamma sempre più ecocompatibile. Recentemente la a svedese ha dato il via a un programma di eliminazione dell’uso della plastica monouso all’interno delle sue strutture.

COME AVVIENE LA “PULIZIA” - Quanto ai dispositivi Seabin impiegati nel progetto LifeGate PlasticLess si tratta di strumenti molto efficaci soprattutto nei bacini portuali. Il dispositivo funziona sfruttando l’azione di venti e correnti, così che i rifiuti scaricati in mare vengono convogliati verso il meccanismo di raccolta. Come accennato, il sistema messo in pratica da Seabin è in grado di intercettare ed eliminare le microplastiche fino a 2 millimetri e le microfibre fino a 0,3 mm di diametro. Proprio queste particelle sono considerate gli elementi più pericolosi dell’inquinamento da plastica. Occorre ovviamente cercare che non si producano, ma la loro eliminazione è molto positiva. Le microplastiche hanno diverse origini. Anzitutto dalla frantumazione degli oggetti di plastica di maggiori dimensioni. Minuscole particelle di plastica sono anche prodotte dal lavaggio dei vestiti sintetici e dal consumo degli pneumatici sulla strada.



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Ritratto di Santhiago
21 settembre 2018 - 11:57
Bene. Peccato constatare come i lettori che, dove si parla di auto elettrica, quando gli si sottolineano gli svantaggi economici e si ipotizza che sia solo una scelta "di moda", giustificano il loro favore con una ostentata attenzione all' ambiente, in realtà poi non commentino mai articoli come questo, che probabilmente non avranno nemmeno letto.
Ritratto di Mbutu
21 settembre 2018 - 16:09
Giusto per tornare a bomba sull'argomento "Volvo col muschio". Una baggianata per alcuni, l'esemplificazione di un impegno di sostenibilità per Volvo.