FINE DI UN’ODISSEA - Alla presenza del presidente del Consiglio oggi è stata inaugurata la galleria Laria, in provincia di Cosenza, dell’ex autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria che si chiamerà A2 Autostrada del Mediterraneo. Con l’ultimazione di questi lavori è ufficialmente terminato l’ammodernamento dei 443 chilometri del percorso dell’autostrada meridionale. In realtà si deve però parlare di effettivo completamento dell’autostrada, che finora non aveva ancora avuto una struttura totalmente davvero autostradale. Un fatto sicuramente rilevante per l’importanza dell’arteria. Al tempo stesso però l’evento è stata inevitabile occasione per sottolineare l’incredibile tempistica della realizzazione dell’opera.
SCUSE GOVERNATIVE - Non per nulla, il presidente del consiglio Paolo Gentiloni, iniziando il suo discorso alla cerimonia tenuta per l’avvenimento a Villa San Giovanni, si è scusato. Ed effettivamente le scuse ci stanno tutte, dato che l’inizio dei lavori per la costruzione dell’autostrada avvenne nel lontano, lontanissimo 1955. Non solo, praticamente contemporaneo alla chiusura di quello che era l’ultimo cantiere del tracciato, è stato stanziato oltre un miliardo di euro per lavori di manutenzione, in particolare su un tratto di 58 chilometri a cavallo tra le province di Cosenza e Vibo Valentia.
DOVE SI LAVORERÀ - I lavori in questione riguarderanno i tratti Morano Calabro-Firmo (21 km), Cosenza-Altilia (26 km) e Pizzo Calabro-San Onofrio (11 km). Le opere da realizzare saranno il rinnovo della asfaltatura, della segnaletica, delle barriere di sicurezza e degli elementi antirumore oltre all’ammodernamento degli impianti di illuminazione in galleria e appoggi ed elementi strutturali dei viadotti. Insomma finita sì, ma ha già (o ancora) bisogno di notevoli lavori. Comunque non c’è dubbio che la possibilità di percorrere interamente e in una situazione autostradale la direttrice da Napoli a Reggio Calabria è senz’altro un fatto di rilievo, per le esigenze o aspettative di mobilità di tutti e soprattutto per l’economia delle regioni meridionali e la Sicilia.
GUARDANDO AL FUTURO - Il raggiungimento dell’agognato traguardo dell’ultimazione si unisce con un nuovo cammino rivolto al futuro: l’autostrada A3 è al centro di un progetto che vedrà l’arteria meridionale diventare la prima “smart road” italiana, cioè la prima autostrada attrezzata per consentire la guida autonoma. Entro quattro anni è previsto che siano conclusi i lavori di messa in opera di un sistema di dispositivi tecnologici volti alla sicurezza e alla infomobilità. Il progetto prevede un investimento di 20 milioni di euro.