Cambia il mercato dell’auto, sempre meno legato al mero acquisto. Secondo il report dall’ANISA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, risulta in aumento il numero di privati che scelgono forme di mobilità pay-per-use rinunciando all’acquisto della vettura. Nello specifico, nei primi dieci mesi dell’anno, sono arrivati a quota 170.000 il numero di utenti che hanno deciso di optare per la forma del noleggio a lungo termine (suddivisi tra 95.000 privati e 75.000 dotati anche di partita Iva), con una quota percentuale del 35% (da gennaio a ottobre 2022) di elettriche e ibride. I 170.000 contratti di noleggio con soggetti privati si aggiungono alla restante parte della clientela consolidata: 85.000 aziende, 2.900 PA e oltre 71.000 partite IVA (artigiani e professionisti).
Le vetture poco inquinanti hanno conosciuto una crescita graduale che negli ultimi mesi ha registrato un’ulteriore spinta grazie agli eco-incentivi previsti anche per il noleggio a lungo termine di vetture ibride ed elettriche. Complessivamente il noleggio è aumentato in maniera esponenziale negli ultimi anni, con una crescita del 260% rispetto al 2020, quando erano 65.000 i contraenti privati che utilizzavano il noleggio.
A spingere gli italiani verso il noleggio, secondo quanto dichiara l'ANISA, è la convenienza economica, che l'associazione quantifica in un risparmio del 15% rispetto alla proprietà, oltre alla certezza del canone mensile che annulla i rischi di spese extra connesse al veicolo. Altri motivi sono afferenti al risparmio di tempo legato alla burocrazia dell’auto e alla vendita dell’usato, poiché l’obsolescenza è uno dei veri problemi della transizione verso una mobilità elettrificata.
L’apporto dei privati (con e senza partita Iva), è quantificabile in una quota del 15% rispetto alla complessiva flotta di 1,1 milioni di veicoli in noleggio a lungo termine circolanti in Italia, con un giro d’affari di circa il 25% del totale del settore.