EAU ROUGE - Il ponte in cui il circuito di Spa-Francorchamps, dove questo week-end si svolgerà il Gran Premio del Belgio di Formula 1, attraversa l'Eau Rouge descrive una delle curve più famose di tutto il Mondiale. Sinistrorsa, in combinazione con la Raidillon che la segue, è un tratto da “pilota con pelo”: quinta-sesta-cordolo da sfiorare e, se va bene, sul rettilineo del Kemmel si può tirare il fiato. Per dirla con le parole di Niki Lauda, “quello che passi guidando a Spa è il tempo meglio ripagato nella vita di un pilota”. Buffo sottolineare come l'Eau Rouge, così intriso di una patina epica, sia in realtà un fiumiciattolo lungo circa 15 km, che prende il nome dal colore delle pietre che giacciono sul letto del fiume e che sono cariche di ossido di ferro...
CI PENSA VETTEL - La casa giapponese ha diffuso un video nel quale la sua
Infiniti Q50 Eau Rouge si cimenta proprio con l'omonina curva e con il circuito di Spa nella mani del quadricampione del mondo Sebastian
Vettel (
foto qui sopra), che - oltre a essere pilota Red Bull - è anche direttore divisone ad alte prestazioni della Infiniti. Inutile dire che la qualifica sia poco più che onorifica e che il buon Seb abbia più grattacapi nel cercare la via della competitività perduta (quest'anno, ovviamente) anziché sviluppare auto stradali, ma vederlo prendere in mano la Infiniti Q50 Eau Rouge (
568 CV e 600 Nm spremuti dal 3.8 biturbo della Nissan GTR) ha un suo preciso perché. Video promozionale, si è detto: la Infiniti lo ha promosso come una gara tra Vettel, Parker Kligerman (pilota Nascar) e Pan Xiaoting (campionessa di biliardo cinese: più che per le doti di pilotaggio, è stata scelta perché la Cina ha un ruolo chiave in termini di mercato).
FORSE SI FARÀ - La Infiniti Q50 Eau Rouge per ora è ancora un prototipo e si configura come una possibile concorrente della BMW M5 e della Mercedes E63 AMG. La berlina della Nissan monta il motore della Nissan GTR ma, pare per ragioni di spazio, non utilizza i super sofisticati cambio e sistema di trazione integrale della stessa. Al loro posto, almeno in questo stadio di sviluppo, un cambio automatico a sette rapporti e la trazione integrale presi in prestito dalla Infiniti Q70. La Infiniti sa quanto sono importanti auto come la Q50 Eau Rouge, non tanto per i numeri di vendita in sé, ma per costruirsi un'immagine sportiva che poi possa trainare le vendite dei modelli “normali”. Quindi ai piani alti del quartier generale di Hong Kong, sede globale della casa, che però di origine è giapponese, si sta considerando seriamente la messa in produzione.