"Meno di 3000 euro per la guida autonoma Nissan" 

In occasione del test in Giappone del sistema di guida autonoma ProPILOT della Nissan (vedi QUI), che a partire dal prossimo anno sarà disponibile anche in Italia per la crossover Qashqai, abbiamo incontrato Daniele Schillaci (nella foto sopra), vicepresidente esecutivo globale della casa giapponese: nelle sue parole, qualche anticipazione sul futuro prossimo della tecnologia della guida autonoma, e sulla sua applicazione anche su modelli di prezzo non particolarmente elevato. 

Di quanto il ProPILOT farà crescere il prezzo di listino della Nissan Qashqai, che arriverà in Europa il prossimo anno?
I prezzi della nostra crossover di punta, equipaggiata con sistema ProPILOT, non sono ancora stati decisi. Per il momento posso però dire che, per la Nissan Serena su cui lo avete provato, il dispositivo “step one” (quello, cioè, che funziona su una sola corsia di marcia) costa meno di 3.000 euro. Dunque, un sistema veramente democratico e alla portata di tutti.

Quando, allora, potremo assistere a una vera  svolta nella direzione dell’affermazione del sistema di guida autonoma totale?
Oltre alle maturate esigenze del pubblico in questo senso, il sistema di guida autonoma prenderà effettivamente piede quando queste tecnologie verranno accolte e supportate con maggior convinzione dalle amministrazioni statali e locali, e quando si costruiranno strade con infrastrutture adeguate. Si tratta, comunque, di una direzione di sviluppo che alla Nissan abbiamo deciso di abbracciare in toto.

Fra il sistema ProPILOT e la tecnologia Ev con autonomia più ampia, quale ritiene essere più importante come motivo d'acquisto?
Penso che, oggi come oggi, chi compra una vettura elettrica desideri anche un contenuto tecnologico sostanziale. Solo fra un paio d’anni potremo disporre di risposte più definitive e attendibili, ma analizzando i profili raccolti per i clienti dell’Ev emerge che la maggioranza vorrebbe disporre anche del ProPILOT.

Come si svilupperà la gamma elettrica della Nissan?
Considerando che il Dna della Nissan, specialmente in Europa, si esplica attraverso le crossover, qualora (anche se al momento non c'è ancora nulla di definitivo) entrasse in gamma una vettura elettrica da affiancare alla Leaf, sarà sicuramente una crossover. Non una Qashqai elettrica, ma un modello ad ampio tasso di versatilità e ad ampia autonomia, concepito (e non semplicemente adattato) per la propulsione elettrica.

A quando un’evoluzione della GT-R? 
Ai prezzi ai quali la vendiamo, con le prestazioni, la guidabilità e la tecnologia che la supporta, penso che sia difficile far meglio. Ed essendo un vero e proprio brand in seno al nostro gruppo, pensare ora a un’evoluzione del modello attuale appena aggiornato mi sembra prematuro.

Ci saranno novità nelle vostre strategie di vendita?
Abbiamo creato subito una funzione globale vendite e marketing, che prima non esisteva. Il mio ruolo è portare la voce dei paesi, delle regioni, dei concessionari e pure delle persone dentro l’azienda, per anticipare i cambiamenti. Da aprile sono anche responsabile dello sviluppo della tecnologia EV a zero emissioni, nella quale credo molto, e sto spingendo parecchio per sensibilizzare l’azienda in questo senso.

Non è così frequente, per un europeo, arrivare ai vertici di una grande casa giapponese...
In realtà, penso che queste cose succedano in maniera naturale e spontanea. Alla Toyota, dove ho lavorato per 14 anni, ho imparato a conoscere i giapponesi anche dall’interno, entrando in confidenza con loro. Una cosa è andare spesso in Giappone, un’altra è vivere in questo sfaccettato paese, in cui si assorbono profondamente la cultura e le abitudini del suo popolo. Certo, i giapponesi non sono fra i più aperti, ma quando si entra in sintonia con loro, poi è difficile perderla. Ammetto però che esista effettivamente un doppio feeling: il mio verso di loro, e il loro verso di me…