DISEGNATA DAL MAESTRO - Una delle cinque Fiat Topolino Disney realizzate dalla casa torinese per festeggiare i cento anni del colosso dell’animazione americano e della fabbrica del Lingotto è stata disegnata da uno dei fumettisti disneyani più famosi e apprezzati di sempre, Giorgio Cavazzano (nella foto qui sopra). Classe ’47, l’artista veneziano, che ha mosso i primi passi nel mondo del fumetto a dodici anni, come inchiostratore, si è cimentato in una sfida per lui nuova e stimolante.
Quando e come è stato coinvolto nel progetto Fiat Topolino Disney?
“Qualche mese fa ricevetti una telefonata. Era la Fiat che mi chiedeva di fare qualcosa di speciale per Topolino. Ho pensato fosse uno scherzo, invece era tutto vero, anche se all’inizio una scadenza fissata non c’era”.
Nel disegnare la “sua” Topolino Disney si è confrontato con i designer del Centro Stile Fiat?
“No, ho lavorato in completa autonomia. E perdendo parecchie ore di sonno. Non ci dormivo la notte: passare dalle due alle tre dimensioni, disegnare su un’auto e non su un foglio di carta non è stato un passaggio immediato. Non sapevo che ci sarebbero stati altri autori, ma mi sarebbe piaciuto molto lavorare insieme a loro, perché sono stati bravissimi”.
Qual è il ruolo dell’automobile nel fumetto? Cosa collega questi due mondi?
“Sin da quando ho iniziato a disegnare la mia scrivania è sempre stata piena di libri su navi, auto, aerei, mezzi di trasporto in generale. Sono fonti d’ispirazione, e mi sono serviti per trovare una soluzione anche con la Topolino Disney. Ripeto, non è stato semplice, non mi vergogno di dire che a volte ho quasi imprecato, poi la scintilla si è accesa all’improvviso, e sono venuti fuori tanti Topolino, che ho messo insieme per ricreare la magia del mondo Disney. Un mondo fatto di stelle, felicità, gioia”.
Cosa pensa della Fiat Topolino di ieri? E di quella di oggi?
“Beh, quella di una volta me la ricordo da bambino, anche se a Venezia di auto non è che ce ne fossero molte. Quella di oggi la guiderei molto volentieri anch’io, non solo Topolino! Per questo un po’ mi dispiace che queste auto rimarranno dei pezzi unici. Se vedessi per strada la “mia” Topolino Disney, mi metterei a gridare come un pazzo: “Quella l’ho fatta io!”.
Come si svolge la sua giornata tipo? Si gode la pensione, o disegna ancora?
“Caspita, se disegno ancora! In questo momento sto finendo di illustrare una storia per Panini. Gambadilegno è gelosissimo di Trudy, che a quanto pare se la intende con un dongiovanni. Ma non vi dico altro…”.
E di automobili, è appassionato?
“Diciamo che ho avuto la fortuna di averne parecchie. La prima che mi viene in mente è una Austin Morris anni ’60, ma ho anche un bel ricordo della Mercedes SL che avevo negli anni ’90. A un certo punto ho preso una Chrysler Crossfire, era l’incubo di mia moglie. Mi diceva sempre che dentro quella macchina non ci stava niente. Oggi guido una più tranquilla Opel Corsa”.