CI SI SPOSTA DI PIÙ… - Dopo aver intervistato 12.200 persone di età compresa fra 14 e 80 anni, l’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti (l’Isfort) ha redatto il 16° Rapporto sulla mobilità, uno studio relativo al 2018 dal quale emerge che gli italiani si sono spostati maggiormente rispetto al 2017: il numero di spostamenti totali nel giorno feriale medio è aumentato a 102,6 milioni, contro i 97,9 milioni del 2017, anche se rimangono lontani i 128,1 milioni del 2008.
… E PER POCHI KM - Nel 2018 la maggior parte degli spostamenti è stata di brevissima o breve distanza: il 33,2% delle persone non ha superato i 2 chilometri ed il 43,3% ha percorso quotidianamente da 2 a 10 chilometri, mentre il 19,8% degli italiani è rimasto nella fascia da 10 a 50 chilometri al giorno e il 2,8% ha superato i 50 chilometri. Il 71,7% degli spostamenti quotidiani è avvenuto in città, contro il 62,6% del 2008. I movimenti al giorno degli italiani sono quasi equamente distribuiti fra attività di lavoro e studio (il 32,8% degli spostamenti al giorno), di gestione familiare (il 33,0%) e per il tempo libero (il 34,2%). Quattro spostamenti su 10 sono stati sistematici, ovvero si sono consumati tutti i giorni, e solo il 35,2% è stato effettuato nelle ore di punta.
CARA AUTO - Gli italiani continuano a spostarsi prevalentemente in auto, perché il 59,1% degli intervistati la usa come mezzo di trasporto principale (era il 65,3% nel 2017), contro il 17,1% di chi è andato a piedi e il 6,6% di chi ha scelto i mezzi pubblici. Gli italiani insomma restano fedeli all’auto. Lo si evince anche dall’incremento del parco di vetture circolanti, che l’anno scorso ha superato quota 39 milioni ed è aumentato dell’8,1% rispetto al 2008. La maggior parte delle auto sono anziane, perché il 38,3% è nelle classi anti-inquinamento Euro 3 (obbligatoria dal 1 gennaio 2001) o inferiori, quindi meno sicure e più inquinanti rispetto alle moderne Euro 6, che l’anno scorso erano il 13,5% del totale. Le auto continuano ad essere usate quotidianamente nonostante l’incremento dei prezzi dei carburanti: se la benzina costava 100 nel 2002, l’anno scorso il suo prezzo medio è stato 173,9.
LO SHARING IN POCHI COMUNI - Gli spostamenti quotidiani con mezzi ecosostenibili, stando allo studio, fra il 2001 (il primo anno in cui si svolse la ricerca) e il 2018 sono aumentati significativamente solo nei comuni con almeno 250.000 abitanti, dove la percentuale è cresciuta dal 46,5 al 53,6. Gli spostamenti con mezzi condivisi sono pressoché raddoppiati fra il 2015 e il 2018, ma questi servizi sono presenti nel 3% dei Comuni italiani (il 57% di questi è al Nord) e restano perciò una fetta assai marginale nel totale dei trasporti.
SCARSA SICUREZZA - Il quadro tracciato dall’Isfort è negativo sul fronte della sicurezza, perché i 172.344 incidenti registrati nel 2018 sono stati appena l’1,5% in meno di quelli nel 2017. I feriti sono scesi dell’1,7%, raggiungendo i 242.621, mentre i 53 decessi in meno hanno fatto scendere il conto a 3.325: Di questi, 603 sono stati pedoni: è il 18% del totale, nonostante i pedoni sono coinvolti nel 3% degli incidenti. Nel 2018 in Italia le vittime della strada sono state 55 per milione di abitanti, contro i 49 della media europea ed i 27,5 del Regno Uniti. Questi numeri restano superiori di circa il 30% a quelli che l’Italia si era prefissata di raggiungere nel 2020.