BYE BYE FORD - Svelati i dettagli della nuova famiglia di
quattro cilindri, battezzata
Ingenium, destinata a motorizzare le Land Rover e le
Jaguar di prossima generazione: su tutte la
Jaguar XE, la tanto attesa concorrente della BMW Serie 3 che andrà in produzione l'anno prossimo. I motori Ingenium manderanno in pensione l'attuale generazione di unità derivate da quelle della Ford, ultimo retaggio di quando la Jaguar era proprietà della casa statunitense.
MODULARI E "PULITI" - Le linee guida sono due: basse emissioni (meno di 100 g/km di CO2) e modularità, entrambe necessarie per una famiglia di motori di nuova generazione, verosimilmente destinata a durare negli anni, visto che l'investimento per realizzarli è stato di 40 milioni di sterline per il centro ricerche di Whitley. I motori Ingenium, a benzina o diesel, potranno sono concepiti per l'impiego su vetture a trazione posteriore o integrale, sposandosi a trasmissioni a comando manuale o automatico e sono predisposti per lavorare in tandem con motori elettrici. Il basamento è in alluminio e la cilindrata unitaria di 500 cm3 ben sposa a riduzioni (3 cilindri con cilindrata 1.5) o a maggiorazioni (6 cilindri 3.0, che però dovrebbe essere un V6 anziché l'ipotetico 6 in linea dato dall'aggiunta di due cilindri). Tra gli elementi comuni a tutta la famiglia l'alimentazione a iniezione diretta, la fasatura variabile, la sovralimentazione con turbocompressore e il dispositivo Stop&Start.
MONO O BITURBO - Il primo motore Ingenium (nome in codice AJ200D) a vedere la luce sarà un 2.0 turbodiesel: sarà prodotto nello stabilimento di Wolverhampton e promette, secondo i progettisti, un risparmio di 80 kg rispetto ad un'analoga unità di origine Ford e una riduzione degli attriti interni pari al 17%, a tutto vantaggio dell'efficienza. Presenterà pompe portata variabile gestite elettronicamente, per evitare sprechi energetici, e nascerà già predisposto per l'uso di un turbocompressore singolo o doppio (in questo caso, le turbine saranno ad azionamento sequenziale).