LE RICHIESTE DEI NATIVI - La Jeep Cherokee è uno dei modelli di maggiore successo della casa americana. La prima generazione risale al 1974 e attualmente sono presenti in commercio la Cherokee e la Grand Cherokee (nella foto la nuova generazione, qui per saperne di più). Il modello, come è noto, utilizza il nome di un popolo nativo del Nord America, che attualmente conta su oltre 141.000 cittadini che vivono entro i confini della riserva della tribù nel nord-est dell'Oklahoma. Chuck Hoskin Jr, il capo della Nazione Cherokee, il 22 febbraio in una dichiarazione rilasciata a Car&Driver, ha infatti espresso espresso la sua disapprovazione verso l’utilizzo del loro nome per identificare una vettura.
UNA QUESTIONE DI SOLDI? - Carlo Tavares, l’amministratore delegato di Stellantis, si è dimostrato fin da subito piuttosto sensibile sulla questione, tanto da aver riferito in occasione di un’intervista al Wall Street Journal di essere in trattativa con la Nazione Cherokee in merito all’uso del nome della tribù sui suv della casa americana. Tavares si è detto pronto anche a cambiare il nome Cherokee se fosse necessario. Il sospetto è che più che una questione di rispetto, dietro ci sia una questione di soldi che potrebbe portare ai nativi americani degli introiti per l’uso del loro nome.