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John Elkann: “Sta all’Italia decidere se vuole fare auto”

24 agosto 2011

Il presidente della Fiat avverte il governo: “Noi continueremo a costruire macchine, ma bisogna vedere se ci sono le condizioni per investire nel nostro paese”. Dal canto suo, l’amministratore delegato Sergio Marchionne mantiene la barra a dritta: “Gli obiettivi del gruppo restano invariati”.

IL GOVERNO PUNTI SULL’AUTO - “È l’Italia a dover decidere se vuole ancora fare automobili oppure no”. Nel corso del suo intervento al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, il presidente della casa torinese, John Elkann (a destra nella foto in alto), lancia un avvertimento al governo: “La Fiat continuerà a costruire macchine, resta solo da vedere se ci sono le condizioni perché investa nel nostro paese”. Il rampollo di casa Agnelli ha ricordato che, considerando anche la controllata statunitense Chrysler, dagli stabilimenti del gruppo escono complessivamente qualcosa come quattro milioni di vetture all’anno: “C’è molta voglia di Italia e di prodotti italiani nel mondo”. La questione, per Elkann, ruota sempre attorno a un punto: “Che cosa vuole l’Italia?”.

TARGET INVARIATI - L’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, presente tra il pubblico, a margine dell’incontro di Rimini si è pronunciato sull’ipotesi al vaglio del governo di aumentare l’Iva: “Qualsiasi incremento delle tasse avrà un impatto sulle auto e sui consumi”, ha detto. Allo stesso tempo, il manager ha confermato gli obiettivi del gruppo: “Non li rivedrò finché non chiuderemo il terzo trimestre”. Riguardo al pessimo andamento delle azioni della Fiat che, a dispetto della boccata d’ossigeno degli ultimi giorni (a metà pomeriggio il titolo guadagnava il 4,25%), in questi mesi hanno abituato gli investitori a perdite consistenti (-38,4% nel semestre), Marchionne ha escluso la possibilità di collocare nuove azioni: “Non abbiamo intenzione di aumentare il capitale dell’azienda”, ha ribadito. “La grande lezione che ho imparato dal mio lavoro e dalla collaborazione con Marchionne è che le tempeste passano”, ha ricordato Elkann.



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Ritratto di insubrico
24 agosto 2011 - 17:10
mo vediamo, se ce la facciamo a perdere altre aziende!
Ritratto di OrgoglioItaliano
24 agosto 2011 - 17:11
...questa tempesta passerà solo se arriveranno i nuovi prodotti!!!Se continuerete con questa politica assurda di "un modello ogni morte di Papa" arriverà l'uragano altro che tempesta...!! SERVONO NUOVI PRODOTTI O FIAT SARA' SUPERATA DAI COLOSSI DELL'AUTO!!!!!!!!!!!
Ritratto di insubrico
24 agosto 2011 - 17:15
rischia anche di chiudere se non si svegliano a far uscire i 34 modelli promessi
Ritratto di cavalierebianco
24 agosto 2011 - 17:29
almeno ci faceva divertire...
Ritratto di NITRO75
24 agosto 2011 - 17:29
......stanno aspettando gli incentivi dallo Stato Italiano per aprire gli stabilimenti all'estero dovre produrre i 34 nuovi modelli...................VERGOGNA!!!!!
Ritratto di insubrico
24 agosto 2011 - 17:32
ma Fabbrica Italia è già svanito nel nulla?
Ritratto di insubrico
24 agosto 2011 - 17:31
Fiat ha bisogno di auto nuove e auto che chiudono i buchi lasciati liberi a favore della concorrenza
Ritratto di TurboCobra11
24 agosto 2011 - 18:09
intanto gli altri fanno auto e loro parlano parlano, e danno la responsabiltà a gli altri, bravi bravi. Ma andate a fan....... si capisce che era una richiesta di agevolazioni, meno tasse incentivi o reìobe del genere, cominciate a fare le persone serie invece di chiedere chiedere e chiedere, producete normalmente come gli altri con le tasse che ci sono e senza sconti, e rompete poco, sempre a sottindere che per dare lavoro vogliono agevolazioni, proprio l'italia, il paese dei favoritismi, tu aiuti me io aiuto te, mavava. ...Ciao!
Ritratto di insubrico
24 agosto 2011 - 18:22
da fiattaro sono pienamente d'accordo con te, bravo, è giustissimo quello che hai detto, lo penso pure io
Ritratto di TurboCobra11
24 agosto 2011 - 18:24
mon amì
Ritratto di insubrico
24 agosto 2011 - 18:27
:-) lo sai che io sono fiattaro ma sono in grado di vedere le cose negative della Fiat, e li non difendo ma attacco :-) caro il mio amico turbo
Ritratto di TurboCobra11
24 agosto 2011 - 18:30
stessa cosa per me sulla Opel, ci sono alcune cose che non mi trovano d'accordo e le critico. ...Ciao!
Ritratto di insubrico
24 agosto 2011 - 18:32
è cosi che si fa caro turbo, se no si finisce per difendere anche la m, e questo è solo distruttivo
Ritratto di TurboCobra11
24 agosto 2011 - 18:36
...Ciao!
Ritratto di Mister Grr
24 agosto 2011 - 18:43
fabbrica italia, ecc. Poi, si penserà.
Ritratto di mustang54
24 agosto 2011 - 19:05
2
dalla Fiat, qui il nostro "bel" governo sta aumentando tasse a dismisura sia per chi compra sia per chi vende. Qui rischiamo veramente di spezzarci in due e tornare ai tempi delle Due Sicilie, dello stato Pontificio e della repubblica di Venezia... già c'è crisi più ci si mette zio Silvio con i cugini Umberto B. e Giulio T. a rovinare le cose...
Ritratto di audi94
24 agosto 2011 - 19:20
1
due dèficienti che si parlano: da una parte la fiat non si è ancora resa conto di come le sue auto facciano ridere rispetto alla concorrenza e non sembra per nulla intenzionata a cambiare strategia per esempio sfornando nuovi modelli necessari per competere con gli altri, dall'altra lo stato che non ha capito che se si innalzano i costi del lavoro gli imprenditori portano all'estero le aziende lasciano a casina gli operai italiani, i quali inoltre devono avere sulle spalle pure i sacrifici della manovra, e tutto questo porta ad un collasso statale... pensateci: è una fìgata... la più grande azienda nazionale e lo stato che non hanno idea di cosa fare di preciso... vanno avanti a spanne... bellissimo...
Ritratto di Tm
24 agosto 2011 - 19:42
Hai espresso chiaramente la situazione!!!! Con la sola precisazione che Noi siamo italiani ed in Italia ci restiamo, la fiat invece ha già un piede negli Stati Uniti, uno in Polonia, un'altro in Brasile ecc.........e può decidere di andarsene quando vuole se la situazione sindacale ed economica in Italia non assecondasse più le necessità di Marchionne & Co.........cosa che da imprenditore farei anch'io evidentemente. Quindi si diano tutti una bella sveglia!!!
Ritratto di lucios
24 agosto 2011 - 21:24
4
....ma chi acquista più auto FIAT al mondo? Italia, Brasile o Polonia?
Ritratto di insubrico
25 agosto 2011 - 08:44
Brasile e Italia
Ritratto di lucios
25 agosto 2011 - 18:15
4
.....che in europa, l'italia sia l'unico mercato da cui attingere. Non mi sembra che ci siano nei primi 10 posti auto FIAT vendute in inghiliterra, francia, germania.....cosa che la dice lunga su quale concezione abbiano delle auto italiane all'estero. Il brasile! Beh li giocavano col "pallone e pezza" fino all'altro ieri quindi una innocenti 1000 ci sta ancora bene ad avere un successo. Credo che il dolce fratello John, della famiglia Elkan, stia mandando un chiaro segnale al Berlusca: metti gli incentivi sennò qua "iammo tutti a skifio".
Ritratto di insubrico
26 agosto 2011 - 08:10
infatti solo in Italia la Fiat ha 5 auto nelle 10 più vendute
Ritratto di Franchigno
25 agosto 2011 - 02:53
Per lavoro a Livigno,propio l'altro ieri ho visto dal vivo la nuova Ypsilon...E ancora più orrenda che in foto è completamente sgraziata,e quel mostro secondo FIAT dovrebbe rappresentare il lusso?(forse chi l'ha acquistata ne è convinto)ha ha ha.E Helkan ha il coraggio di dire che stà all'Italia decidere se vuole fare auto.!!!L'Italia?e nò caro signore dovete decidervi voi e sopratutto smetterla di fare questi ces...ambulanti.Forse l?Italia è meglio decida di cacciarvia a calci nel......
Ritratto di insubrico
25 agosto 2011 - 08:46
per la Ypsilon, è un tuo parere e basta, anzi sta andando bene
Ritratto di Franchigno
26 agosto 2011 - 01:36
Se è per quello vedo in giro tanti bei ragazzi con trippone orrende,il gusto del orrido in certe persone è innato.
Ritratto di insubrico
26 agosto 2011 - 07:56
cosa vorresti dire?
Ritratto di Franchigno
25 agosto 2011 - 03:01
C'è ancora qualcuno che considera le auto Hyundai&Kia auto da terzo mondo,magari le FIAT asommigliassero a qualche Hyundai....Secondo me non c'è la fanno più a recuperare,perchè ammesso e non concesso che fra tre anni rinnovano la gamma,i conconrrenti non stanno certo con le mani in mano....Quindi saranno sempre più avanti ed ovviamente venderanno di più.Tre anni ai tempi nostri sono un abisso sei morto in partenza.
Ritratto di sciamano.web
25 agosto 2011 - 08:00
Non ho mai sentito un'industria di auto fare politica... Con argomenti poi che non stanno ne in cielo ne in terra. Allora, siamo noi italiani a non far andare la fiat o è lei che da anni non sforna qualcosa di decente, sopratutto pensando che ingloba TRE PRESTIGIOSI marchi (o almeno così erano una volta), se non cinque (contando FERRARI E MASERATI), lasciando buchi importanti nella gamma e pretendendo di tenere su il marchio con tre o quattro modelli? Caro Elkann risparmiaci queste uscite infelici e concentrati sul tuo lavoro, perchè nonostante quello che gli altri pensano, noi ITALIANI preferiamo chi lavora bene ed in silenzio non gli spargitori di vento!!! Saluti a tutti
Ritratto di insubrico
25 agosto 2011 - 08:48
bravo!
Ritratto di carlo1967
25 agosto 2011 - 09:42
Degli Agnelli sicuramente propone il tratto distintivo di pura arroganza e poco altro! Sono ancora una azienda? In caso positivo si concentri sulla produzione ( visto che e' molto deficitaria ) e non sulla politica. P.S. Se proprio vogliono andar via che mandino una cartolina. In pochi sentiranno la loro mancanza. Saluti.
Ritratto di mecner
25 agosto 2011 - 11:18
I 'seminatori di vento' che in Italia sono la CGIL, FIOM, PD, S&L e Company Sx. Non vogliono la Fiat in Italia. Nè che produca auto. Ma, non vogliono neppure alcuna altra azienda che produca. Vogliono e propongono, per sè ed i propri iscritti, solo un 'califfato delle meraviglie'. Dove il lavoratore lavora quando ne ha voglia e va in pensione a 38 anni. Il bello è che queste 'fesserie' non si vengognano neppure a dirle. E ci sono ancora troppi che gli vanno dietro. E li votano pure. La produttività, la qualità del prodotto, la cultura del lavoro, l'orgoglio italiano ecc. a loro NON interessa. L'importante è sfasciare, sfasciare e sfasciare. Poi guarderemo le ceneri. OCCORRE opporsi TUTTI a questa logica assurda. Fiat......vai fuori dall'Italia
Ritratto di gbvalli
25 agosto 2011 - 12:15
1
Lavorare non è millantare, sognare, idealizzare. Chi lavora fatica e si impegna, e trae soddisfazione dal suo impegno e dall'impiego nella vita reale dei manufatti che sono scaturiti dalla sua opera, sia di ingegno che di manualità . Amiamo il nostro lavoro, noi che lavoriamo. Non crediamo molto al sindacato perché non ha rispettato il suo fine, il suo ruolo, come quasi tutti in Italia. Ma chi lavora come noi, e siamo in molti, crediamo ancora nei nostri valori, e non ci tiriamo mai indietro nell'affrontare nuove difficoltà, perché ancora noi crediamo,, nonostante tutto, nell'impegno, nell'onestà, e nel valore del sacrificio . Per cui, caro amico, calma con le offese pesanti .
Ritratto di sciamano.web
25 agosto 2011 - 14:08
QUOTO IN PIENO!!!
Ritratto di TurboCobra11
25 agosto 2011 - 14:30
Quando hai detto "Il bello è che queste fesserie non si vergognano neanche di dirle" miè venuto da ridere pensando a quello che hai detto in precedenza. Secondo te non dovrebbero esserci Cgil fiom Pd e SL e gli altri di sinistra? Quindi dovrebbero esserci solo quelli di destra che ti stanno bene a te e pochi altri? Lo sai che si chiama dittatura? Inoltre quello che dici tu è anche falso e ti spiego perchè lo ritengo tale. Il Pd proponeva di votare si ai referendum, quindi già quello è incolpevole alle tue accuse, mentre Cgil e soprattutto Fiom, commetteranno anche i loro errori, come tutti chi più chi meno, ma sono gli unici che si oppongono ai ricatti fiat, perchè una volta si trattava fino a che un accordo a meta strada si trovava, mentre la Fiat vuole fare le cose come gli pare, e obbliga i lavoratori a un referendum non per dire si o no ai diritti, ma si o no al lavoro, e quelllo è un ricatto in piena regola, non si può chiamare in altro modo, quindi i primi che sbagliano sono fiat e governo insieme al Pd che in quell'occasione è stato dalla stessa parte, mentre la Fiom aveva tutto il merito di opprorsi al ricatto, perchè che le richieste in sede di trattativa siano giuste o sbagliate è un discorso, ma un altro è ricattare i lavoratori dicendo o così o niente lavoro, quindi per la questione referendum io sono dalla parte della Fiom, e mi vergogno di avere sindacati come Cisl e Uil, perchè sempre i lavoratori dovrebbero difendere anche quelli che non la pensano come loro, infatti avrebbero dovuto dire a fiat che loro erano d'accordo con l'accordo, ma la Fiom doveva avere la possibilità di trattare con fiat, dire che il referendum non era giusto, e dire che firmavano l'accordo solo se la fiom era anche lei ammessa dentro alla fabbrica come sindacato, invece ne hanno approfittato per cercare di rafforzarsi, a scapito di un altro sindacato, il più importante, e questo mi fa ribrezzo. Ho finito, ti saluto.
Ritratto di probus78
25 agosto 2011 - 11:52
non è un bell'affare per il nostro Paese. Significa che perderanno lavoro altre decine di migliaia di persone. Sarebbe opportuno cercare di farla rimanere, perseguendo una politica SERIA di incentivi a favore di TUTTE le GRANDi imprese. Politica che in Italia non c'è MAI stata. Ed è la ragione per cui TUTTI i costruttori di automobili (Toyota-GM-Ford-Hyundai-Kia-Honda-Nissan e chi più ne ha più ne metta) costruiscono autovetture in TUTTI gli altri PAESI europei TRANNE che in Italia.
Ritratto di sciamano.web
25 agosto 2011 - 14:15
... sono anni che la famiglia AGNELLI ci tiene sotto ricatto con la scusa di migliaglia di onesti operai che verrebbero messi in cassa integrazione o peggio licenziati. L'avvocato per decenni s'è fatto dare soldi a fondo perduto dallo stato e quindi da noi cittadini appena guadagnava appena un pò meno del solito, invece di metterceli di tasca sua. Gli imprenditori italiani quelli seri sono altri cari signori!!!
Ritratto di gbvalli
25 agosto 2011 - 12:44
1
Sì, piazza pulita! Come di tutti i politici che ci hanno portato alla situazione in cui ci troviamo; pure della dirigenza Fiat bisognerebbe fare piazza pulita ! Ma perché non la vendono, se hanno tutte queste difficoltà? Mi sembra la storia della coppia in crisi che sta assieme per forza.. ma che si separino, no ? Se non hanno più voglia di andare avanti, di combattere validamente per stare su un mercato che li sta sorpassando, perché continuano ad annaspare cercando di dare la colpa della loro inadeguata gestione marketing agli operai che , secondo loro, non lavorano a sufficienza ? O è una farsa per giustificare la migrazione degli stabilimenti fuori dall'Italia ? E il governo sta a guardare, come al solito . Cosa mai ha fatto questo governo per frenare la migrazione di aziende all'estero? Si sono mai visti incentivi come sconto sull'iva, sulle tasse di ogni tipo, e sui contributi ? Peccato che non esista più il vero sindacato: in questo periodo potrebbe essere l'unica àncora di salvezza, il primo anello da dove potrebbe cominciare, finalmente, la vera nuova protesta popolare; protesta vera, come avviene in altri paesi . Perché in altri paesi si fermano i trasporti , o la sanità? Se si fermassero veramente i trasporti, in Italia...... !!! Sarebbe il caos totale , visto che vendiamo in Sicilia ciò che produciamo in Piemonte , o viceversa ! E invece niente, va bene tutto..!!
Ritratto di Fede97
25 agosto 2011 - 14:31
carissimo John, perché non dici al carissimo Sergio Marchionne di muovere quelle chiappette invece di andare a far visita ad Obama?! più che discutere, voi altri politici & co. fate solo aumentare le tasse e basta u.u
Ritratto di lucasardella
25 agosto 2011 - 16:52
Sta alla FIAT decidere se fare delle ottime auto che vendono, come la Panda o la Cinquecento, oppure pensare che si possa vendere roba come la Freemont (o magari come la futura "nuova" Lancia Thema) che è surclassata nelle vendite dalla suv rumena Dacia Duster...
Ritratto di Diavolo76
25 agosto 2011 - 16:56
prima di andarvene restituiteci tutti i soldi che lo stato vi ha dato negli anni, dietro il ricatto delle varie casseintegrazioni. poi costruite pure in albania ma se vorrete vendere i vostri cessi in italia, pagate dazio per ogni auto che entra nel Paese...
Ritratto di Robx58
26 agosto 2011 - 16:29
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credo che se Fiat va via dall'Italia, noi italiani per ripicca non compreremo più nulla fabbricato da loro,nemmeno Ferrari venderà più come ora in Italia, già producono e vendono auto che chiamarle tali è un onore, figuriamoci se non più prodotte da Noi,oggi molti comprano Fiat per assicurare ai lavoratori il posto di lavoro, domani chi se frega se la Fiat in Congo, o in Lapponia, o in Tibet chiude!!!