NATA IBRIDA - Debutta al Salone di Chicago la
Kia Niro, crossover ibrida che nasce su una piattaforma inedita, concepita per l’adozione di due motori: lo schema meccanico è lo stesso della Hyundai Ioniq (
qui per saperne di più) che arriverà in Europa nella seconda metà del 2016. La Niro non è la prima ibrida di casa Kia, ma il primo mezzo della casa coreana concepito come tale a partire dal progetto, anziché un adattamento di un’auto a motore termico.
TRA LA SPORTAGE E LA SORENTO - La base è quella della concept, chiamata anch’essa Niro, esposta al Salone di Francoforte nel 2013; nella gamma della Kia, si inserisce nella famiglia chiamata EcoDynamics che comprende la Soul EV e la Optima Hybrid (quest’ultima non è importata da noi). Le dimensioni non sono state ancora svelate, a parte la lunghezza del passo: con i 270 cm, la Niro è destinata a collocarsi tra la più piccola Sportage e la più grande Sorento. La scocca è dichiaratamente realizzata con ampio uso (53%) di acciai ad alta resistenza; il coefficiente di penetrazione aerodinamico è di 0,29: un valore interessante per un mezzo di questo tipo.
DOV’È LA BATTERIA? - Lo schema tecnico della Kia Niro, come accennato, ricalca quello della Ioniq, con qualche piccola differenza in termini di potenza e di coppia: il motore termico è un 1.6 a benzina con ciclo Atkinson e iniezione diretta di benzina, accreditato di 103 CV; quello elettrico, che lavora in tandem con il 1.6, ne sviluppa 43. Il risultato finale sono 146 CV di potenza massima e una coppia di 264 Nm: la trasmissione è affidata a un cambio sequenziale a 6 marce, mentre la batteria agli ioni di litio (da 1,56 kWh) è alloggiata sotto il sedile posteriore. Per la Niro, la Kia promette una percorrenza di 50 miglia per gallone: poco oltre i 21 km/litro. Tra le particolarità, l’assenza della tradizionale batteria a 12 volt, eliminata per ridurre peso a favore di un’unità con polimeri di litio di maggior tensione.