L’ANTITRUST CONTRO AUTOSTRADE - È ormai iniziato il periodo clou per il traffico autostradale a causa degli spostamenti che molti italiani effettueranno per raggiungere la località prescelta per le vacanze estive. In attesa di capire se ci sarà l’ennesimo incremento sui pedaggi (potrebbe scattare dal 1° agosto al termine della sospensione dell’adeguamento prevista per il 31 agosto), Autostrade per l’Italia deve mettere in conto un nuovo provvedimento ai suoi danni avviato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. La misura arriva in seguito alla sanzione pari a 5 milioni di euro che era stata inflitta ad Aspi nel mese di marzo per non avere ridotto il costo del pedaggio nelle tratte con notevoli problemi di viabilità.
IL NUOVO PROCEDIMENTO - A distanza di mesi dalla sentenza, non c’è stata alcuna riduzione dei pedaggi, almeno per quanto riguarda le zone in cui il traffico è maggiore. Proprio per questo l’Antitrust ha deciso ora di muoversi concretamente e avviare un procedimento di inottemperanza nei confronti di Autostrade per l'Italia. Nella nota in cui viene annunciato l’avvio del procedimento, si parla anche espressamente di quali siano i tratti interessati. Il riferimento è alle “autostrade A/16 Napoli/Canosa, A/14 Bologna/Taranto, A/26 Genova Voltri-Gravellona Toce e, per le parti di sua competenza, A/7 Milano-Serravalle-Genova, A/10 Genova-Savona-Ventimiglia e A/12 Genova-Rosignano, in violazione degli articoli 20, 22, 24 e 25 del Codice del Consumo. "In queste tratte - si legge nella nota dell’Antitrust - si erano registrate importanti riduzioni delle corsie di marcia e/o specifiche limitazioni della velocità massima consentita, con conseguente notevole disagio non solo per i consumatori ma anche per gli autotrasportatori, in termini di code, rallentamenti e significativo aumento dei tempi di percorrenza".
LA REAZIONE DI ASPI - Non è tardata ad arrivare la presa di posizione di Autostrade per l’Italia, che ha voluto così giustificare il comportamento tenuto in questi mesi. “D’intesa con il MIMS e nell’ambito della più ampia gestione della concessione, ha attivato già dal 2020 riduzioni o azzeramenti del pedaggio a favore dell’utenza nelle tratte oggetto di sensibili disagi a causa di lavori di manutenzione, per un totale di 77 milioni di euro di minori ricavi nel periodo 2020-21. In tali tratte rientrano, peraltro, proprio quelle segnalate a suo tempo dall’Antitrust (dove erano presenti riduzioni di carreggiata, poi risolte, imposte dall’Autorità giudiziaria), il cui procedimento riguarda eventi non attuali, ma avvenuti tra dicembre 2019 e gennaio 2020".