L’UNIONE DI DUE MONDI - Dal 1980 in “casa
Audi” la parola
quattro è sinonimo di sportività, e di sicurezza; quella che può garantire un valido sistema di trazione integrale in condizioni di scarsa aderenza. La tecnologia “ultra” invece riguarda la ricerca dell’efficienza, ovvero la riduzione dei consumi. Queste due parole sono legate ora. O, meglio, lo saranno da maggio, quando il nuovo sistema 4x4 debutterà sulla nuova A4 Allroad.
COME FUNZIONA - Il nuovo sistema di trazione integrale Audi quattro con tecnologia ultra (guarda il video più in basso) ripartisce la coppia tra l’asse anteriore e quello posteriore grazie a un pacco di frizioni in bagno d’olio controllate elettricamente: un motorino elettrico fa ruotare una ghiera, che avvicina o allontana tra loro le sette coppie di frizioni (cinque nei motori meno potenti), trasferendo più o meno spinta alle ruote posteriori. Ma fin qui nessuna novità eclatante (una soluzione analoga, anche se non identica, è adottata sulle A3 e TT a trazione integrale). L’innovazione è che questo differenziale si trova subito dopo il cambio, e aprendo completamente le frizioni, lo scollega. L’albero di trasmissione verrebbe trascinato dalle ruote dietro, se non fosse che collegato al differenziale posteriore (ripartisce la coppia tra la ruota destra e quella sinistra) c’è la vera “chicca” di questo sistema: nel semialbero sinistro c’è un giunto con ingranaggi a denti dritti (il cui funzionamento è ben illustrato dal video) che, quando la trazione integrale viene disinnestata, si apre (grazie a un motorino elettrico che contemporaneamente ricarica una molla).
L’ALBERO DI TRASMISSIONE SI FERMA - A questo punto il differenziale è libero e l’albero di trasmissione può rallentare fino a fermarsi: i consumi di carburante calano, di 0,3 litri/100 km in media nell’utilizzo su strada secondo i dati dell’Audi. Se invece l’albero restasse collegato, durante il rotolamento dei pneumatici al retrotreno ruoterebbe, e questo “trascinamento” (oltre all’attrito all’interno del differenziale) aumenterebbe i consumi di carburante. Tutto il sistema di trazione Audi quattro con tecnologia ultra è controllato elettronicamente da una centralina, che dialoga con i diversi sistemi della vettura (analizza diversi parametri cento volte al secondo): se la trazione integrale non occorre, viene disinserita, restando pronta per riattivarsi in tempi rapidissimi, proprio grazie alla molla compressa nel passaggio da 4x4 a trazione anteriore. Nel peggiore dei casi l’operazione richiede due decimi di secondo.
TRE LOGICHE - Il nuovo sistema Audi quattro con tecnologia ultra prevede tre livelli di intervento: proattivo, predittivo, reattivo. Nel primo caso la centralina riesce a capire, analizzando diversi parametri (dalla rotazione dello sterzo, al numero di giri delle ruote, ai movimenti della vettura) di cosa avrà bisogno la vettura addirittura con mezzo secondo di anticipo. La logica predittiva, invece, varia l’intervento in base allo stile di guida del conducente o alle impostazioni del selettore di guida: in modalità Dynamic, per esempio, viene privilegiata la spinta sull’asse posteriore, sacrificando i consumi. Il livello reattivo, invece, interviene quando accade l’imprevedibile, come un improvviso cambio di aderenza (dovuto per esempio a della brina su una strada asfaltata).
SU QUALI MODELLI LO VEDREMO - Al momento, la nuova trazione integrale Audi quattro con tecnologia ultra è pensata per modelli con motore longitudinale, quindi dall’A4 in su (inclusa la futura Q5), e con una coppia massima di 500 Nm, compatibile quindi sia con i propulsori a benzina, sia con quelli turbodiesel di due litri di cilindrata. All’inizio comunque la vedremo sulla Audi A4 Allroad quattro 2.0 TFSI, mentre sulla 2.0 TDI arriverà in una seconda fase.
IL NOSTRO TEST - In Austria, nei dintorni di Innsbruck, abbiamo avuto modo di mettere a confronto la tecnologia attuale con quella “di domani”. Dei prototipi realizzati sulla base dell’Audi A4 erano attrezzati il nuovo sistema quattro con tecnologia ultra. Su una trentina di chilometri di strade di montagna siamo riusciti con una guida tranquilla a disattivare la trazione integrale nel 50% del tempo. Alzando il ritmo, invece, il sistema ha rilevato la necessità di trasferire coppia anche alle ruote posteriori, pur essendo su asfalto asciutto, per garantire più sicurezza e una guida più sportiva. In questo caso, la “nostra” A4 si è trasformata in un’auto a trazione anteriore solo nel 30% del tempo. Ce lo ha detto il tecnico Audi al nostro fianco che con un tablet monitorava i parametri dell’auto. Diversamente, il guidatore non si accorge di nulla. Come è giusto che sia…