SPORTIVA MA NON APPARISCENTE - Il mondo delle Audi sportive ha il suo modello d’accesso nell'
Audi S1. Che, a prima vista, sembra una A1: nel frontale solo un occhio attento riconosce la più marcata grigliatura della mascherina e le prese d’aria più “voraci”, mentre dietro la sua vera indole è più individuabile per via dei quattro cattivissimi terminali di scarico ovali che fuoriescono dal diffusore d’aria. Si tratta di una compatta (è lunga 398 cm) sportivetta a tre porte, dotata di trazione integrale, che cela, sotto il cofano, un 2.0 a quattro cilindri, sovralimentato che eroga 231 CV a 6000 giri e una corposa coppia di 370 Nm da 1600 a 3000 giri.
MEGLIO NON “STUZZICARLA” - Come le “sorelle maggiori”, è una vera e propria divoratrice di curve: se non si esagera è ben sfruttabile anche da piloti meno esperti, visto che lascia ampio margine per le correzioni, ha una trazione integrale efficiente e freni sempre all’altezza della situazione. Le cose cambiano se si decide di portarla al limite su un tratto tortuoso (o, meglio, in pista): in questo caso è necessario disporre di esperienza, soprattutto sui fondi sconnessi, dove le sospensioni rigide (e saltellanti sulle buche) portano a far perdere precisione al retrotreno, specie se non si mantiene inserito l’Esp.
ANCHE AL RING (MA CON UN CERTO MARGINE) - Pure in questa occasione abbiamo deciso di verificare il reale potenziale della piccola sportiva Audi in pista al Nürburgring (video qui sotto), dove abbiamo, però, dovuto fare i conti con un asfalto scivoloso che ha penalizzato inevitabilmente la prestazione sul giro. Il tempo spuntato nel giro percorso per la realizzazione del video che presentiamo (8’29”97) è comunque buono, considerando che nei test al Ring, con pista aperta al traffico, ci teniamo sempre “in tasca” un congruo margine di sicurezza. Segnaliamo anche che il tempo rilevato non è comunque molto distante dal migliore (8’23”3) registrato, con la stessa auto, in condizioni di fondo leggermente migliori.