Il ceo dell’Audi conferma il cambio di strategia per il costruttore tedesco, che darà priorità alla fascia alta, dove ci sono margini di profitto maggiori.
Debutta la seconda generazione dell’Audi A1 Sportback: linee grintose, sistemi multimediali di categoria superiore, nuovi dispositivi di ausilio al guidatore.
Gli interni dell'Audi A1 sono ben rifiniti, ma la dotazione di serie è scarsa. Alla guida è piacevole e il suo 1.0 a tre cilindri ha un bel brio e vibra poco. Azzeccato l’abbinamento col rapido cambio a doppia frizione S tronic.
Il 1.4 a gasolio dell'Audi A1 consuma poco, ma è ruvido e rumoroso nell’erogazione. Non male invece lo sterzo e le finiture, mentre sulla dotazione la casa tedesca è stata tutt’altro che generosa.
Ritoccata nelle forme e rinnovata nei motori, la nuova Audi A1 si apprezza per la guida tra le curve e nel traffico. Ma il cambio e il 1.4 turbodiesel a tre cilindri non sono dei più fluidi.
Prodotta in soli 33 esemplari, l’Alfa Romeo 33 Stradale ricorda nelle forme l’omonima coupé del 1967. Di sicuro valore collezionistico, ha prestazioni da vera supercar ma alla guida non intimorisce. Il 3.0, però, potrebbe “suonare” meglio.
Audi A6 Avant TDI 204 CV S line edition quattro S tronic
La nuova Audi A6 Avant è una slanciata wagon lunga ben cinque metri, ma ha un baule più piccolo di prima. Con gli optional il comfort diventa elevato però il prezzo sale parecchio. Silenziosa e non pigra l’unica diesel (per ora): la 2.0 mild hybrid.
La Volkswagen Tayron, in pratica una Tiguan più lunga di 25 cm, è una suv comoda e pratica, ma non certo agile. L’ibrida plug-in fa tanta strada in elettrico, ma non può avere i sette posti.